I genitori di Chiara Poggi: “Sempio frequentava casa nostra, tutto dipende se c’è sangue sull’impronta 33”

"Era già stata scandagliata la sua vita e non era stato trovato nulla, perché adesso continuano? Perché? Non aveva segreti, non aveva amanti e non aveva due telefoni". Parlano i genitori di Chiara Poggi, intervistati al programma tv Quarto Grado, dopo che nei giorni scorsi – tramite i loro avvocati – erano usciti con una nota stampa in cui tenevano a precisare: "La continua sovrapposizione fra fughe di notizie, vere o presunte, riguardanti l'attività di indagine e le autonome ricostruzioni romanzesche liberamente costruite dai soggetti più vari, ha determinato l'incontrollabile diffusione di ogni genere di insinuazioni in totale dispregio della realtà dei fatti e del rispetto dovuto ad ogni singola persona a qualsiasi titolo coinvolta nelle vicende in questione".
Ma cosa raccontano i genitori Rita e Giuseppe su quell'estate del 2007? Prima di partire per le vacanze in Trentino avrebbero detto a Chiara, che aveva deciso invece di restare a Garlasco, di non dormire da sola dandole il "permesso" di ospitare per la notte nella villetta di Garlasco il fidanzato Alberto Stasi (unico condannato per l'omicidio). Di cosa avevano paura i genitori? "Dei ladri". Chiara Poggi non era mai stata da sola in casa la notte prima di quell'estate.
Alberto Stasi le aveva scritto infatti: "I tuoi sanno che dormo da te?". E lei aveva risposto: "Si e sono contenti. Non vogliono che sto a casa da sola". Invece proprio la notte prima del delitto Stasi aveva lasciato da sola la fidanzata la notte.
Durante l'intervista i genitori di Chiara Poggi ribadiscono inoltre chi frequentava casa loro. "Gli amici di Marco Poggi – sostengono i genitori – quando veniva a prenderlo il sabato sera non entravano in casa. Mentre di solito al pomeriggio (spesso noi non eravamo in casa) entravano e giovano nella saletta e nella camera". La madre precisa: "Quando tornavo a casa li trovavo qua, compreso Andrea Sempio. Soprattutto nell'estate del 2007, perché tutti avevano finito di studiare".
C'era un motivo per cui gli amici potevano scendere in cantina? Ovvero cosa si trovava alla fine delle scale dove è stato trovato il corpo di Chiara Poggi? "C'erano i tanti giochi che usavano i ragazzi", spiega mamma Rita. Poi alla domanda su che idea si sono fatti sull'impronta 33 risponde papà Giuseppe: "Tutto sta a vedere se c'è o non c'è il sangue. Se non c'è il sangue è un'impronta qualsiasi che può aver lasciato Sempio in qualsiasi momento scendendo la scala, visto che l'ha lasciata anche mio figlio e i carabinieri. Anche perché c'è solo quella di impronta, non tante altre di Sempio sulla scala".
Infine, la mamma di Chiara Poggi conferma che la mattina del delitto non ha ricevuto nessuna chiamata da Alberto Stasi. Lui aveva sostenuto che aver chiamato la fidanzata più volte ma senza aver ricevuto risposta. Così preoccupato era andato nella villetta e avrebbe trovato il corpo. La verità giudiziaria è un'altra. Sicuro però quella mattina – avendolo comunque il telefono di Rita – non ha mai chiamato i genitori di Chiara. La madre della ragazza però dopo aver saputo quello che era successo aveva chiamato subito Stasi che le aveva confermato di aver visto sua figlia morta sulle scale.