197 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

“Ho ucciso io Sarah Scazzi”: Michele Misseri insiste, ma entro fine febbraio dovrebbe uscire dal carcere

Michele Misseri potrebbe uscire dal carcere di Lecce, dove si trova dopo la condanna per occultamento del cadavere di Sarah Scazzi, entro il prossimo mese di febbraio. Gli sconti della pena a 8 anni ottenuti grazie alla buona condotta e in ossequio alla legge svuota carceri.
A cura di Ida Artiaco
197 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Nonostante continui ad insistere di essere stato lui ad uccidere nel 2010 la nipote Sarah Scazzi, zio Michele Misseri entro fine febbraio dovrebbe uscire dal carcere di Lecce, dove sta scontando la condanna per occultamento di cadavere in relazione all'omicidio di Avetrana.

Nelle prossime settimane, infatti, Misseri dovrebbe finire di scontare la pena a otto anni che gli era stata comminata. "Tornerà in libertà prima di fine di febbraio", ha confermato l'avvocato Luca Latanza, il difensore del contadino.

Sarah Scazzi.
Sarah Scazzi.

Gli sconti ottenuti grazie alla buona condotta e in ossequio alla legge svuota carceri l'hanno ridotto di poco più di un anno. A ridurre la detenzione, che avrebbe dovuto concludersi nel 2025, a Michele Misseri hanno contribuito anche le condizioni precarie della reclusione incluse, a suo tempo, nel reclamo presentato dall’avvocato Latanza il 14 ottobre del 2022.

Nell’ordinanza del giudice di sorveglianza era scritto che il detenuto, che nel frattempo ha conseguito anche il titolo di licenza media, "lamenta l’inumanità delle condizioni della detenzione nel periodo dal 9 marzo 2017 al 14 ottobre 2022. Il condannato assume che, in tale periodo, è stato detenuto in cella in cui: non vi erano 3 metri quadrati a disposizione per ciascun detenuto e non vi era l’acqua calda nei bagni né era presente la doccia".

Immagine

Si ricordi che Misseri il 6 ottobre 2010 confessò al pm Mariano Buccoliero di aver ucciso la nipote Sarah Scazzi, indicando anche la località in cui si trovava il pozzo nel quale aveva gettato il corpo, precisamente in una cisterna interrata di contrada Mosca, nelle campagne di Avetrana. Nove giorni dopo, però, ritrattò la confessione finendo con il coinvolgere la figlia Sabrina. L'uomo, che compirà 70 anni il prossimo marzo, ritrattò ancora addebitandosi l’uccisione della nipote 15enne, ma non è mai stato ritenuto il colpevole.

La moglie Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri stanno invece scontando l’ergastolo dopo la sentenza definitiva perché ritenute colpevoli di aver ucciso Sarah nel carcere di Taranto.

197 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views