“Ho litigato coi medici”, paziente rifiuta terapia salvavita ma la polizia lo convince a tornare
A causa di presunti incomprensioni coi medici nelle precedenti sedute di cui si lamentava, un paziente dell’ospedale ‘Santissima Annunziata' di Taranto si era rifiutato categoricamente di tornare in reparto per sottoporsi a dialisi e ad altre terapie con un grave rischio per la sua vita. Dopo aver cercato di convincerlo telefonicamente ma senza esito, i sanitari quindi hanno avvertito la polizia che, dopo una lunga trattativa e un dialogo serrato, infine hanno convinto l’uomo a ripensare alla sua scelta.
L’insolita trafila è andata in scena nei giorni scorsi a Taranto e si è conclusa lunedì con il ritorno del paziente al Centro Dialisi dell'ospedale dove, dopo un nuovo dialogo con gli operatori presenti, l’uomo si è sottoposto alle cure necessarie alla sua salute tra cui la dialisi.
Fondamentale è stato l’intervento degli agenti della Sezione Volante della Questura di Taranto che, dopo essere intervenuti in casa dell’uomo su richiesta di sanitari e parenti, sono riusciti a instaurare un rapporto di fiducia con il paziente fino a convincerlo dell'importanza di sottoporsi alla terapia salvavita.
Dopo averlo convinto a farsi accompagnare dai parenti in ospedale, i poliziotti glli hanno anche fatto una sorpresa facendogli un breve visita in repartoe assicurandosi che tutto fosse andato bene.
Secondo l’ospedale pugliese, in realtà non vi era stato nessuno screzio tra medici e paziente ed è molto probabile che l’insolito comportamento dell’uomo sia scaturito dalla sospensione di alcuni farmaci avvenuta nei giorni precedenti visto che non vi era sa alcuna conflittualità nelle precedenti sedute nel centro dialisi.
La scelta di rivolgersi alla polizia però è stata dettata dalla certezza che l’uomo stesse rischiando la vita col suo comportamento. “Non si è verificata alcuna forma di conflittualità. Appena condotto al Centro Dialisi, il paziente è stato convinto, con la collaborazione congiunta dei presenti, a iniziare e a continuare regolarmente il trattamento dialitico” hanno spiegato dall’ospedale, aggiungendo: “Una volta che il paziente ha raggiunto l’ospedale si è cercato di affrontare una difficile condizione di disagio con il semplice pacato dialogo tra le parti”.