Green pass, quarta dose e obbligo vaccinale: cosa succederà in autunno con il Covid
Presto comincerà una nuova campagna vaccinale contro il Covid – o meglio, la platea della quarta dose si allargherà includendo decine di milioni di persone – ma non ci saranno più né obbligo né Green pass. Nicola Magrini, direttore generale dell'Aifa, ha spiegato in un'intervista a Repubblica qual è il piano italiano per i prossimi mesi, anche perché in poche settimane siamo piombati nuovamente in una situazione epidemiologica preoccupante. Certo, gli ospedali non sono sotto pressione come in passato – per ora – ma si viaggia comunque al ritmo di 100mila casi al giorno. E parliamo solo di quelli che vengono scoperti.
Probabilmente lunedì prossimo arriverà il via libera per la quarta dose anche agli over 60 – e non più solo over 80 o ultrasessantenni fragili – che secondo Magrini è uno strumento fondamentale: "Chi ha più di 60 anni o è immunodepresso può aumentare la protezione con un nuovo richiamo, se non ha avuto infezione recente – ha spiegato – tra due vaccinazioni devono passare almeno quattro mesi". L'eventuale contagio, in termini di tempistiche e di conteggio, viene considerato come una dose aggiuntiva. E per chi è spaventato il direttore dell'Aifa ha la risposta giusta: "Tre vaccinazioni in un anno sono ben tollerate – ha sottolineato – È meglio un vaccino in più di una malattia, soprattutto oltre i 60 anni. Non ci sono proprio dubbi".
Magrini ha anche ammesso che "la seconda dose booster, o di richiamo, non è andata bene" e che "dovremmo rifletterci". Le persone hanno voglia di "lasciarsi alle spalle questi due anni", ma "dobbiamo proteggere chi è più a rischio". Perciò si sta lavorando a una nuova grande campagna vaccinale in autunno: a settembre arriveranno i vaccini aggiornati, i cosiddetti duplici, che "contengono sia il virus di Wuhan che la variante Omicron 1", ma le aziende farmaceutiche li stanno già aggiornando con Omicron 5, perciò i tempi si sono dilatati. Ma chi dovrà fare il nuovo vaccino? "Per ora pensiamo di raccomandare il nuovo vaccino al di sopra dei 60 anni – ha spiegato ancora Magrini – I più giovani, se vorranno, potranno comunque farlo". Ma "non ci sarà obbligo vaccinale, e nemmeno il Green pass".