Giulia Latorre: “Sono gay, come Tiziano Ferro. Non sento mio padre, non so come sta”

Giulia Latorre, dopo aver catalizzato l’attenzione dei media per il suo coming out (con tanto di mistero sulla presunta smentita), torna a parlare della sua scelta. La figlia del Marò, Massimiliano, al centro di una controversia con l’India che dura ormai da anni, è stata ospite di Barbara D’Urso a Pomeriggio5, dove ha ribadito la propria omosessualità: “Ho deciso di fare coming out per proteggere i nostri diritti e doveri. Non sono l'unica omosessuale al mondo! Pure Tiziano Ferro è gay. Attrici, cantanti, ect” dice la ragazza, che compirà 22 anni il prossimo 15 febbraio.

“L'omosessualità – continua nell’intervista con Barbara D’urso -non è una malattia. I genitori che trattano male i figli omosessuali si dovrebbero fare schifo da soli. Ho capito di essere omosessuale intorno ai 13-14 anni. Ho vissuto questa cosa normalmente come fanno gli eterosessuali. Sono felice di essere ciò che sono come dovrebbero esserlo tutti. Dopo la pubblicazione del post su Facebook, Giulia è stata duramente criticata. Diverse le ingiurie. Offese che però non l’hanno turbata più di tanto. “Gli insulti? Non me ne frega niente. Sono persone ignoranti e stupide. Loro hanno problemi, noi siamo persone normali. Non ho nemmeno letti gli insulti che ricevo. Mi viene da ridere. Mi dicono che sono troppo bella per essere lesbica”.

Poi parla dei genitori: “I miei genitori si sono separati quando avevo tre anni, ho sofferto tantissimo. Papà e mamma si sono rifatti una famiglia ma …” – e alla D’Urso che le ha chiesto “Come sta papà?”, lei ha risposto: “Non lo so. Non vedo né sento mio padre, ora, ad esempio, non so dove si trova. Ci siamo allontanati …”. Ma assicura che il padre “non mi ha mai ostacolato. Ha capito da solo la mia sessualità. Se ho problemi nella mia vita privata, non ne parlo. Giulia ha poi ammesso di aver sostenuto il provino per partecipare al Grande Fratello: “Ho fatto un provino. Io sono fatta così anche se non fossi stata figlia del Marò. Io sono normale, sono gli altri che mi etichettano”.