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Giovane si lancia dal tetto di casa, maresciallo dei carabinieri si mette sotto di schiena e lo salva

“Non penso di aver fatto nulla di particolare, mi è venuto istintivo” ha spiegato il maresciallo dei carabinieri Gabriele Renna, raccontando il suo gesto e quanto accaduto sabato a Bobbio, in provincia di Piacenza. Alla vista del giovane si è prontamente messo sulla traiettoria di schiena, piegandosi per attutire il colpo e salvandogli la vita.
A cura di Antonio Palma
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Il maresciallo dei carabinieri Gabriele Renna
Il maresciallo dei carabinieri Gabriele Renna

“Mi è venuto istintivo cercare di attutire la sua caduta”, così il maresciallo dei carabinieri Gabriele Renna racconta quanto accaduto sabato a Bobbio, in provincia di Piacenza, quando ha salvato la vita a un giovane di venti anni che sotto i suoi occhi si è lanciato dal tetto della sua abitazione in una frazione del piccolo comune piacentino.

Il ragazzo, che soffre di problemi psichici, ieri era salito sul tetto della casa mettendo in allarme parenti e vicini che avevano chiamato i soccorsi. Tra i primi a intervenire sul posto proprio il maresciallo Renna, in servizio dal settembre scorso proprio a Bobbio dopo l’addio alla stazione dei carabinieri di Ponte dell'Olio, sempre nel Piacentino.

Il luogo del salvataggio a Bobbio
Il luogo del salvataggio a Bobbio

Il sottufficiale dell’arma, comandante della stazione del paese, era intervenuto nella tarda mattinata di sabato, intorno alle 12.30, insieme ai colleghi per tentare di far desistere il ragazzo. Quando un carabiniere si è avvicinato per parlargli, il ragazzo è precipitato, non si sa se volontariamente o perché è scivolato nel tentativo di allontanarsi. Un salto nel vuoto di circa sei metri che poteva essergli fatale.

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Sotto però ha trovato appostato il maresciallo che prontamente si è messo sulla traiettoria di schiena, piegandosi per attutire il colpo e salvandogli la vita. Nell'impatto sono finiti entrambi distesi a terra. Il ventenne ha riportato ferite serie ed è stato trasportato in eliambulanza all’ospedale Maggiore di Parma dove è stato ricoverato con prognosi riservata ma è rimasto sempre cosciente e non è in pericolo di vita.

Illeso invece il maresciallo che ora conta di poter riabbracciare il ragazzo. “Non penso di aver fatto nulla di particolare, mi è venuto istintivo, spero di avere presto buone notizie della salute del giovane” ha dichiarato il militare al quotidiano Libertà, rivelando: “Sono rimasto emozionato perché quando è stato caricato in ambulanza, prima di partire, ha ringraziato tutti e si è ricordato il mio nome”.

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