Gianluca muore dopo ore al pronto soccorso, la moglie denuncia: “Vomitava sangue e nessuno lo aiutava”

Saranno le indagini della procura di Pesaro a fare luce sul decesso di Gianluca De Luca, pizzaiolo campano che lavorava a Fano, nelle Marche, deceduto il 20 ottobre scorso dopo essere stato visitato prima al pronto soccorso di Fano e poi operato d'urgenza all'ospedale di Pesaro. La famiglia dell'uomo ha presentato una denuncia formale all'autorità giudiziaria lamentando forti ritardi nelle cure e in particolare una lunghissima attesa al pronto soccorso senza ricevere adeguata assistenza.
Stando al racconto della moglie del quarantanovenne, l'uomo si era sentito male nella mattinata di domenica 19 ottobre per questo lei lo aveva accompagnato in ospedale dove erano arrivati intorno alle 12:30. L'uomo accusava ai vari malesseri ma era ancora lucido e con parametri nella norma. A preoccupare era soprattutto un sanguinamento continuo da una fistola a fianco sinistro, un problema che si trascinava da anni senza aver trovato una soluzione definitiva.
"Aveva i parametri vitali nella norma, ma vomitava sangue dalla bocca e perdeva sangue da questa fistola. Alle 16,45 Gianluca mi ha chiamato con il cellulare lamentandosi per dolori insopportabili e per il fatto che vomitava e nessuno lo aiutava e lo veniva a vedere" ha raccontato la moglie al Corriere Adriatico, aggiungendo: "Ho sentito le sue urla di dolore da fuori ma mi dicevano: ‘Fanno tutti così, non si preoccupi'”.
L'uomo si è aggravato mentre era nella sala visite del pronto soccorso fino a collassare nel tardo pomeriggio. Intorno alle 18:00 è stata avvertita che l'uomo era andato in arresto cardiaco e quindi era entrato in coma. Infine il disperato tentativo di salvarlo con un trasferimento d'urgenza all'ospedale di Pesaro dove però è arrivato solo alle 20:00. Dopo l'intervento è stato trasferito nel reparto di rianimazione dove purtroppo però è morto alcune ore dopo.
Una trafila che, secondo la moglie, poteva essere evitata e che avrebbe portato al decesso dell'uomo. Per questo ha presentato denuncia alla procura che ha disposto l'autopsia sul corpo del quarantanovenne. L'esame è stato eseguito nei giorni scorsi e ha stabilito come causa del decesso uno shock emorragico.
L'azienda sanitaria Marchigiana dal suo canto sostiene che non vi sia stato alcun ritardo nelle cure del paziente. "Non risultano, dalla documentazione disponibile, ritardi nell’attivazione delle procedure d’urgenza, ogni decisione clinica è stata assunta in tempi congrui e con la massima tempestività" spiegano dall'Ast di Pesaro Urbino.