Giallo a Mondovì, spunta l’ipotesi del suicidio

Ci potrebbe essere una svolta nel caso del ritrovamento del cadavere di un giovane 22enne a Mondovì in provincia di Cuneo. Dopo gli accertamenti dei Ris dei carabinieri che indagano sul caso si fa sempre più largo l'ipotesi di un suicidio. Gli investigatori per il momento sono ancora cauti e non abbandonano nessuna pista ma dopo gli ultimi rilievi medico scientifici sul corpo del giovane alcuni particolari fanno propendere per questa ipotesi. Un suicidio comunque particolare e molto macabro che in un primo momento aveva fatto pensare subito ad un omicidio efferato. Gli stessi medici legali che ieri hanno svolto l'autopsia sul corpo hanno faticato non poco per via delle condizioni del cadavere. Sul copro del ragazzo, che lavorava come garzone in un macello, sono state trovate infatti segni su collo come un tentativo di impiccagione, bruciature su tutto il corpo e diverse coltellate.
Secondo l'ipotesi del suicidio il ragazzo dopo aver bevuto avrebbe prima tentato di impiccarsi ad un ramo d'albero ma essendo questo troppo basso ha deciso di bruciarsi e contemporaneamente accoltellarsi con un pugnale. A sostegno di questa ipotesi il fatto che le sette coltellate sono state inferte nella stessa parte del torace e tutte molto vicine, ma soprattutto che nello zaino abbandonato dal ragazzo c'era la ricevuta dell'acquisto del coltello, dei cavi elettrici usati come cappio e del liquido infiammabile usato per darsi fuoco. Dalla famiglia per il momento non commentano le indagini, "gli elementi che stanno emergendo sono incompleti e non possono chiarire cosa è avvenuto" ha spiegato l'avvocato dei parenti.