Genova. Sparatoria per fermare i ladri: tre carabinieri feriti. Genoa interrompe allenamento
Un'auto non si è fermata all'alt e ha investito tre carabinieri, ferendoli, a Genova. Un gesto a cui i militari hanno risposto aprendo il fuoco verso la vettura. A quel punto le due persone che erano a bordo della vettura-pirata sono fuggite a piedi. Il fatto è accaduto vicino alla rampa di uscita dell'autostrada A10,a Genova Pegli, vicino al centro sportivo del Genoa calcio. La squadra, uditi gli spari, ha sospeso brevemente l'allenamento. Il traffico sulla rampa è stato interrotto e poi è ripreso poco dopo a senso alternato.
I tre carabinieri feriti sono stati trasportati all'ospedale di Voltri: non sono gravi, sono in codice giallo. Tra loro c'è anche una donna che è stata trasportata d’urgenza in ospedale dal 118, ma non dovrebbe essere comunque in pericolo di vita. I due fuggitivi erano a bordo di una Toyota Yaris risultata rubata, L'auto era stata seguita dai militari della compagnia di Arenzano fin dall'autostrada. I carabinieri, quando la macchina uscita al casello di Pegli, hanno intimato lo stop. Gli occupanti hanno però colto di sorpresa i militari: hanno prima finto di fermarsi, poi hanno accelerato speronando una delle tre vetture dell'arma, su cui c'erano due militari, rimasti feriti. A quel punto i carabinieri hanno esploso contro la Yaris una serie di colpi di pistola. Le due persone a bordo hanno così abbandonato l'auto e sono fuggite a piedi.
"Abbiamo sentito delle esplosioni, sembravano dei petardi, non abbiamo capito subito di cosa si trattasse. L'allenamento è stato brevemente interrotto per cercare di comprendere quello che stava accadendo". Così un dirigente della squadra del Genoa ha riferito l’accaduto. Al campo di Pegli, che è situato diversi metri al di sotto della rampa che porta al casello autostradale, dove è avvenuto l’incidente, era in corso l'allenamento per preparare la sfida di Coppa Italia di giovedì sera allo stadio casalingo, Giuseppe Ferraris, contro il Crotone. "Abbiamo sentito anche un rumore di auto che sgommavano e sbattevano – ha aggiunto il dirigente – e alla fine abbiamo saputo che era una operazione dei carabinieri. Nessuna paura ma solo tanta curiosità".