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Genova, madre e figlia uccise da un’intossicazione da monossido sprigionato da uno scaldabagno

La tragedia questa mattina in un’abitazione di via Montaldo, tra Manin e Staglieno. Le vittime sono una novantenne e una 60enne. L’altra figlia dell’anziana si sarebbe sentita male quando è entrata nell’appartamento insieme al marito.
A cura di Biagio Chiariello
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 Due donne, madre e figlia, di circa novanta e sessanta anni sono morte questa mattina in un’abitazione di via Montaldo, tra Manin e Staglieno, a Genova, a causa di un’intossicazione da monossido di carbonio, sviluppato con tutta probabilità da un problema alla calderina, un piccolo scaldabagno. L’altra figlia dell’anziana si sarebbe sentita male quando è entrata nell’appartamento insieme al marito. Lievemente intossicata anche una vicina di casa. I tre feriti sono tutti ricoverati all’ospedale San Martino di Genova.

Sul posto sono intervenuti il personale del 118, i vigili del fuoco e la polizia scientifica. L'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Gabriella Dotto, è stata affidata agli agenti del commissariato di San Fruttuoso. Degli accertamenti tecnici si occupano i pompieri che partecipano all'indagine con la polizia. Ad uccidere le due donne, forse nel sonno, sarebbero state come detto le esalazioni provenienti dallo scaldabagno. Fra le ipotesi quella di un rubinetto lasciato aperto che avrebbe fatto andare in blocco la calderina provocando le esalazioni.

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