video suggerito
video suggerito
Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, lo sfogo di Sempio: “Ci sono forze che ce la stanno mettendo tutta per abbattermi”

Ad innervosire Sempio è la formazione di vere e proprie tifoserie che si sono formate nel pubblico sul diritto di Garlasco: “Anche se non verrà fuori un appiglio forte, bisognerà creare il mostro”.
A cura di Antonio Palma
137 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

"Ovviamente, non è un bel periodo, ovviamente ci sono forze che ce la stanno mettendo tutta per abbattermi . Io credo che se non verrà fuori un appiglio forte tecnico allora bisognerà creare il mostro", lo ha dichiarato Andrea Sempio nel corso della puntata odierna di “Quarto Grado” in una intervista esclusiva in cui ha fatto il punto della situazione dopo l'intensa giornata dell'incidente probatorio del delitto di Garlasco, passo definitivo verso la chiusura delle indagini a suo carico.

"Io sono molto contento che sia arrivata questa giornata. Questa cosa del Dna è andata molto per le lunghe, è andata molto per le lunghe negli anni, meno male che finalmente l’abbiamo risolta" ha aggiunto Sempio che non si è presentato all'udienza di giovedì al Tribunale di Pavia, a differenza di Alberto Stasi che invece si è presentato a sorpresa, non senza polemiche.

"Ho saputo della presenza di Stasi ma in realtà, quello che mi era già stato detto anche nelle altre udienze, è che non era prevista la mia presenza. Avrei dovuto chiedere forse un permesso al Gip per partecipare, però tanto non dovevo intervenire, la mia presenza non era necessaria, non era richiesta. Secondo me, sarebbe servito soltanto a creare più confusione, più caos" ha spiegato Sempio nell'intervista a Martina Maltagliati, aggiungendo: "Io ritengono che se gli avvocati di Alberto Stasi lo ritengono innocente, fanno anche bene a cercare tutte le vie, tutti i mezzi che hanno per cercare di scagionarlo, comunque di dimostrare la sua innocenza".

Pur non presenziando all'udienza, Sempio ha lavorato molto nei giorni precedenti con i suoi legali e i periti per analizzare i vari documenti e le perizie che poi sono entrati a far parte dell'incidente probatorio. Un momento comunque non facile per lui che ha dovuto riguardare le immagini del delitto di Chiara Poggi. "In questi giorni che siamo stati a Roma, noi abbiamo passato proprio le ore a riguardare tutte le immagini della scena del delitto subito dopo il delitto, quindi è stato un lavoro anche abbastanza pesante dover vedere le immagini, il sangue, tutto" ha spiegato Sempio.

Su uno degli elementi al centro del battito e cioè il possibile DNA dell'indagato sulla vittima, Sempio si dice molto tranquillo. "Può essere la PlayStation, ma possono essere anche eventuali oggetti di uso comune. Vieni a casa mia, ti siedi sul divano, tu hai toccato i cuscini e il bracciolo. Può essere il telecomando, ma può essere qualunque altra cosa: può essere il corrimano della scala, può essere che sei andato in bagno e hai toccato la maniglia della porta, può essere che hai toccato la porta spingendola. Qualunque cosa. L’unica cosa certa, che ho capito io della parte genetica, è che normalmente, quando una traccia resta in seguito ad un’aggressione, è una traccia più netta, più precisa. Quindi, già a me non convince. Mi dava proprio più l'idea di… magari sarà un qualcosa di involontario, un qualcosa di contaminato" ha dichiarato.

Ad innervosire Sempio, invece, è la formazione di vere e proprie tifoserie che si sono formate nel pubblico sul diritto di Garlasco al di fuori delle aule di tribunale. "C'è una tifoseria ormai schierata che ce l'ha con me. Parlo proprio di pubblico, parlo di persone non parlo di inquirenti o che. C'è proprio una parte che ormai è schierata come in una partita di calcio: ce l'hanno con me e via. Quella è stata una cosa che a un certo punto mi ha dato fastidio, perché posso capire i dubbi, posso capire che la narrazione che ci può essere sui media, magari, ha convinto alcune persone. Però, lì ho proprio visto persone dispiaciute che ci fosse magari qualcosa a mio favore e quella è la cosa che un pochino mi ha dato fastidio. Il resto, insulti o che, possono sparare tutto quello che vogliono, non mi tocca" ha ammesso.

A dargli un minimo di tranquillità anche l'amicizia con Marco Poggi che rimane un suo amico. " Ci siamo sentiti non molto tempo fa, due o tre settimane fa. Non ci sentiamo spesso, però ogni volta che ci sentiamo diciamo che c'è uno scambio significativo tra due amici" ha ammesso Sempio , concludendo: "Sarà un Natale il più possibile sereno, ma comunque con quella nuvola all'orizzonte che sta sempre lì e che non puoi mandare via".

137 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views