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Garlasco, l’ex pm Mario Venditti: “L’inchiesta su Andrea Sempio è un falso ideologico, il colpevole è Stasi”

“L’attuale procedimento contro Andrea Sempio sull’omicidio di Garlasco sconta un peccato originale: ovvero la mancanza di una istanza di revisione che abbia portato alla revoca della sentenza di condanna contro Alberto Stasi”: parla l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti.
A cura di Giorgia Venturini
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"L'inchiesta su Andrea Sempio è un falso ideologico, l'accusa di concorso con Stasi o con ignoti nell'omicidio della povera Chiara Poggi non esiste da nessuna parte, anzi risulta il contrario". Lo ha affermato l'ex procuratore di Pavia Mario Venditti in una intervista al programma tv Ignoto X. Il magistrato nel 2017 al termine della prime indagini su Andrea Sempio aveva chiesto e ottenuto l'archiviazione, ora è indagato dalla Procura di Brescia per corruzione in atti giudiziari. Secondo l'accusa infatti, avrebbe ricevuto soldi dalla famiglia Sempio per favorire l'archiviazione di 8 anni fa. Nel registro degli indagati è finito anche Giuseppe Sempio, il padre di Andrea: anche nei suoi confronti si stanno facendo accertamenti sull'ipotesi di corruzione.

Venditti durante l'intervista ha parlato però non del procedimento che lo riguarda ma delle indagini riaperte su Sempio. Ecco cosa pensa: "La mia opinione, di uno che ha fatto per 44 anni il magistrato penale, è che l'attuale procedimento contro Andrea Sempio sconta un peccato originale. Ovvero la mancanza di una istanza di revisione che abbia portato alla revoca della sentenza di condanna contro Alberto Stasi: è da qui che occorreva partire". Ha precisato inoltre che "il mio avvocato ha ragione quando dice che c'è un falso ideologico perché l'accusa nei confronti di Sempio di concorso con Stasi o con ignoti nell'omicidio di Chiara Poggi è assolutamente una cosa che non risulta da nessuna parte. L'autore dell'omicidio in via definitiva è Alberto Stasi, uno solo".

Durante il programma ha risposto a queste parole l'avvocata di Stasi, Giada Bocellari: "A me risulta che l'unica preclusione a procedere sia l'articolo  649 del codice di procedura penale. Ovvero l'impossibilità a procedere solo quando ci siano solo due presupposti: che si tratti dello stato fatto e dello stesso soggetto. In questa nuova indagine si tratta dello stesso omicidio ma l'indagato è Sempio. Non vedo quindi dove sia l'improcedibilità".

Intanto le indagini vanno avanti. Ieri 27 novembre ci sono stati i primi risultati della perita Albani sulle sue considerazioni sulle analisi eseguite nel 2014 sulle unghie di Chiara Poggi. La dottoressa super partes sostiene che tra l'aplotipo Y rilevato su due unghie di Chiara Poggi e la linea paterna del profilo biologico di Andrea Sempio sarebbe stata rilevata una compatibilità. Ci sarebbero tracce di Andrea Sempio dunque, o meglio del suo cromosoma Y riconducibile alla linea maschile della sua famiglia. Tutti i risultati dell'incidente probatorio verranno illustrati nel dettaglio nell'udienza del 18 dicembre.

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