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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, incidente probatorio rallentato da un blackout: si riparte il 4 luglio, cosa succede adesso

Terminato il secondo round di incidente probatorio nell’ambito delle nuove indagini sul delitto di Garlasco, più volte interrotto da un blackout che ha colpito la zona della Questura di Milano, il prossimo appuntamento per ulteriori analisi è fissato al 4 luglio: cosa potrebbe succedere.
A cura di Ida Artiaco
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Riprenderanno il prossimo 4 luglio gli accertamenti nell'ambito dell'incidente probatorio sul delitto di Garlasco, le cui indagini sono riprese nei mesi scorsi dopo l'iscrizione di Andrea Sempio nel registro degli indagati per concorso nell'omicidio di Chiara Poggi con terzi o con Alberto Stasi, fidanzato della vittima e unico condannato in via definitiva per quanto successo nella villetta di via Pascoli il 13 agosto 2007.

Ieri c'è stato il secondo round di analisi, durato oltre 10 ore ma più volte interrotto da un blackout che ha colpito la zona della Questura di Milano dove i periti erano impegnati nei lavori. Le campionature e gli Obt test che rilevano la presenza di sangue sono state fermate quando mancavano da analizzare quattro dei 34 adesivi dattiloscopici con cui sono state repertate le impronte nella villetta, stando a quanto hanno raccontato l’avvocato Angela Taccia, legale dell’indagato Andrea Sempio, e l’ex ufficiale del Ris consulente della famiglia Poggi, Marzio Capra.

"Purtroppo c’è stato un blackout, quindi gli ultimi campioni non abbiamo potuto analizzarli perché era a rischio proseguire in questa attività. Tant’è che il verbale è stato fatto manualmente", ha spiegato Capra, aggiungendo che su nessuno degli adesivi dattiloscopici è stata rilevata presenza di sangue.

"Gli Obt sono tutti negativi, ma era ovvio. Si vedeva già dalle foto. L’unico dubbio per me è sull’impronta 10, sulle altre impronte non credo che qualcuno avesse dubbi. L’incidente probatorio su questo punto è specifico per la caratterizzazione genetica, non per la ricerca di sangue", ha poi precisato Giada Bocellari, legale di Alberto Stasi. Proprio il tampone prelevato dall’impronta 10, lasciata sulla porta della villetta e che secondo gli inquirenti potrebbe appartenere al killer, verrà sottoposto a un ulteriore test per la ricerca di sangue più avanti nei laboratori della polizia scientifica all’ospedale Fatebenefratelli di Milano.

Intanto, come riporta l'AdnKronos, già dalla prossima settimana si potrà avere prima risposta in merito alla concentrazione di Dna che potrebbe essere rilevata dalle oltre 30 impronte "catturate" nella villetta di via Pascoli e sui reperti trovati nella spazzatura, tra cui il famoso Fruttolo e residui di biscotti. Su queste possibili tracce di Dna inizierà il confronto il prossimo 4 luglio quando verrà svolta l'analisi sulla dozzina di provette, tra cui i tamponi fatti sulla vittima. La prossima data potrebbe essere l'ultima prima di una pausa per periti e consulenti.

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