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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Garlasco, Stasi a sorpresa in aula e tracce di DNA: cosa è successo nell’ultima udienza dell’incidente probatorio

Dall’arrivo a sorpresa in aula di Alberto Stasi alla discussione sulla perizia e il DNA, ecco cosa è successo nell’attesa udienza di ieri davanti al giudice per le indagini preliminari per l’incidente probatorio sul delitto di Garlasco.
A cura di Giorgia Venturini
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Si è concluso con l'udienza di ieri 18 dicembre davanti al giudice per le indagini preliminari l'incidente probatorio sul delitto di Garlasco. La perita super partes Denise Albani ha illustrato i suoi risultati sulla spazzatura trovata nella villetta il giorno in cui è stata uccisa Chiara Poggi e le sue conclusioni sul materiale genetico trovato sulle unghie della vittima. Tutto è contenuto nella perizia già distribuita alle parti i giorni scorsi: i legali così in udienza sono arrivati preparati e hanno presentato una propria relazione a riguardo. Ma il vero colpo di scena di ieri 18 dicembre è stato l'arrivo inaspettato di Alberto Stasi, unico condannato in via definitiva per l'omicidio, con il via libera da parte del Tribunale di Sorveglianza. Mentre era assente l'indagato Andrea Sempio.

L'avvocata Giada Bocellari, che difende Stasi, ha spiegato così la presenza del suo assistito: "Alberto Stasi è venuto perché era una giornata importante: è da 11 anni che parliamo di questo DNA. Alberto ha sempre partecipato a tutte le sue udienze. Ci teneva a esserci nel massimo rispetto dell'autorità giudiziaria che si sta occupando di un altro soggetto con la stessa accusa per cui Alberto Stasi è in carcere da dieci anni. Questo è il motivo della sua presenza, ha un significato per lui importante".

Una presenza che non è andata bene a tutti: l'avvocato Francesco Compagna, legale di Marco Poggi nonché fratello della vittima, ha chiesto al gip se Stasi potesse uscire dall'aula perché non é né un testimone né l'indagato in questo procedimento penale. Il giudice però si è opposto alla richiesta e ha fatto restare il giovane. Per gli avvocati di Andrea Sempio la sua presenza non è stata un problema: "Ci è indifferente".

Ma tornando alla perizia presentata dalla dottoressa Albani, cosa è stato puntualizzato in aula? Sulla spazzatura la perita ha confermato di avere trovato oggetti con presenti solo il DNA della vittima, con l'unica eccezione del DNA di Alberto Stasi sulla cannuccia dell'Estathé. Su questo punto è intervenuto l'avvocato Francesco Compagna: "Il condannato aveva sostenuto che il fruttolo (ovvero uno degli oggetti trovati all'interno della spazzatura) non fosse stato consumato da Chiara perché era allergica al latte e che quindi si poteva cercare l'assassino nel materiale genetico lasciato nel fruttolo. Si scopre dalle analisi che il fruttolo stato mangiato da Chiara e che l'Estathé era di Alberto Stasi".

Ma fin dall'inizio delle nuove indagini l'obiettivo di questo incidente probatorio era accertare o meno la presenza del DNA di Andrea Sempio, ovvero l'attuale indagato, sulle unghie di Chiara Poggi. La perita Denise Albani ha associato quel cromosoma Y alla famiglia di Sempio ma ha affermato anche che non è possibile stabilirlo con "rigore scientifico". L'avvocato Compagna è intervenuto anche in merito a questo: la perita ha sottolineato la "non esclusione della riconducibilità ad Andrea Sempio di uno dei possibili profili genetici emergenti dalle risultanze ritrovate sulle unghie. Le linee guida indicano questa ‘non esclusione' di Sempio in termini di supporto moderato, tenendo però presente che ci basiamo su dati inaffidabili e non ripetuti. Ha proceduto con una valutazione statistica: siamo a un supporto moderato di questa ‘non esclusione'. Confermata anche da una pluralità di DNA maschile".

L'avvocata di Alberto Stasi, Giada Bocellari, ha aggiunto che in aula "sono state fatte le domande alla dottoressa Albani e anche agli altri due periti. Sappiamo che si tratta di due tracce sulle unghie su due mani diverse. Tutto è stato messo nella perizia. Abbiamo un dato sicuramente significativo: partivamo dalla perizia del professore Francesco De Stefano che nel 2014 diceva che il materiale genetico trovato sulle unghie era tutto degradato e che Alberto Stasi non poteva essere escluso da queste tracce. Ora invece è stato escluso. Ripetiamo però che Andrea Sempio non verrà condannato o andrà a giudizio solo per il DNA, verrà valutato insieme a tutto il resto". Ecco quindi forse la vera "svolta" dall'udienza di oggi al Tribunale di Pavia: fino a ieri sembrava non essere mai stato completamente escluso dal mix di materiale genetico maschile sulle unghie di Chiara Poggi il DNA di Alberto Stasi. Lo avrebbe confermato la perita nell'udienza di ieri.

Gli avvocati dell'attuale indagato, i legali Liborio Cataliotti e Angela Taccia, hanno invece precisato al termine dell'udienza: "Dal nostro punto di vista abbiamo ottenuto risposte che riteniamo molto ma molto soddisfacenti sulla posizione di Sempio". E ancora: "Non si può arrivare a un punto fermo" per stabilire l'identità del DNA trovato sulle unghie di Chiara Pioggi ed è per questo che la difesa di Andrea Sempio è "ancor più soddisfatta" dopo l'incidente probatorio concluso oggi.

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