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Incidente Funivia Stresa-Mottarone

Funivia Mottarone, la foto inedita: “Cabina piena e forchettone inserito”

Potrebbe essere acquisita dai carabinieri la fotografia pubblicata da La Stampa. L’immagine è del 9 maggio, quindici giorni prima del dramma, e mostra come su una delle cabine della funivia del Mottarone, in questo caso la numero 4 “gemella” di quella precipitata il 23 maggio, fosse bloccato il sistema frenante di emergenza.
A cura di Biagio Chiariello
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La foto pubblicata da La Stampa
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Una foto che mostra una delle cabine della funivia del Mottarone in movimento ma con i cosiddetti ‘forchettoni' inseriti. L'immagine è stata pubblicata ieri da La Stampa e risale al 9 maggio. La cabina che appare nello scatto non è quella (la numero 3) che si schiantò al suolo il 23 maggio provocando una strage, ma è la 4. Quel giorno di inizio maggio era il primo in zona gialla e andava in scena l'undicesima edizione del "Trail del Mottarone", una corsa con ben 700 persone iscritte alla gara. Dall'interrogatorio reso dal capo servizio Gabriele Tadini, l'unico indagato per ora agli arresti domiciliari, all'udienza di convalida del fermo si ricava l'impressione che almeno in una occasione i dispositivi anti-frenaggio siano stati lasciati in funzione, anche sulla 4. La foto, che probabilmente sarà acquisita dai Carabinieri agli atti dell'indagine, potrebbe essere un indizio importante del fatto che anche in quella domenica, con decine di atleti a bordo, la funivia non avrebbe potuto usufruire del blocco di emergenza in caso di guasti.

Nel frattempo si attendono decisioni del Gip rispetto alla richiesta di una perizia super-partes con incidente probatorio presentata dal legale di Gabriele Tadini, avvocato Marcello Perillo. Se il gip Donatella Banci Bonamici sarà d'accordo, l'inchiesta subirà una brusca accelerata.  Lunedì 7 comunque è previsto un ulteriore sopralluogo sulla scena del disastro del consulente tecnico del pm, il professor Giorgio Chiandussi del Politecnico di Torino, per capire se e come spostare la cabina dal punto dell'impatto. E sempre lunedì la Procura dovrebbe decidere sul ricorso al Tribunale del Riesame contro l'ordinanza del Gip che ha respinto la domanda di convalida dei fermi dei tre indagati, Luigi Nerini, Enrico Perocchio e Tadini.

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