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Forlì, maestra minacciata dal padre di un alunno: aveva consigliato al bimbo di studiare di più

Al termine del quadrimestre l’insegnante di una scuola elementare di Forlì ha consegnato la pagella di un suo alunno accompagnandola al consiglio, rivolto al padre, di farlo studiare un po’ di più. Un consiglio che evidentemente ha dato fastidio al genitore che non avrebbe esitato ad aggredire verbalmente l’insegnante, poi finita al pronto soccorso.
A cura di Susanna Picone
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L’ultimo episodio di violenza all’interno di una scuola arriva da Forlì, dove una insegnante di una scuola elementare ha denunciato di essere stata aggredita verbalmente con insulti e minacce da un genitore di uno dei suoi studenti. Un’aggressione andata in scena qualche giorno fa, al momento della consegna delle pagelle del primo quadrimestre. Perché il genitore ha aggredito e minacciato la maestra? La sua unica colpa sarebbe stata quella di dare un consiglio al suo alunno rivolgendosi appunto al papà: al bambino l’insegnante ha consigliato di impegnarsi e studiare un po’ di più. Un consiglio che il padre a quanto pare proprio non ha gradito tanto da scagliarsi contro l’insegnante di suo figlio. All’insegnante è venuta una crisi d’ansia tale che è stato necessario ricorrere alle cure del pronto soccorso. I medici le hanno diagnosticato una forte crisi emotiva con stato ansioso.

La denuncia del sindacato – A rendere noto l’episodio, registrato appunto qualche giorno fa, è la Uil Scuola di Forlì, sindacato cui la maestra elementare si è rivolta e che ha consigliato alla donna di sporgere formale denuncia. Denuncia che secondo quanto reso noto dallo stesso sindacato l’insegnante ha presentato oggi alla Procura forlivese. Secondo quanto precisato dalla Uil Scuola di Forlì, al momento della consegna delle pagelle il genitore di uno degli alunni della vittima dell’aggressione si sarebbe rivolto a lei con toni perentori, “apostrofandola con parole lesive della dignità professionale e avanzando generiche minacce”. Il genitore avrebbe anche contestato i metodi di insegnamento messi in pratica in classe. “Quello che più ci stupisce – si legge in un comunicato del sindacato – è come mai i responsabili della scuola abbiano assistito ai fatti come spettatori, a fronte del fatto che l’insegnamento è una funzione, e che non sono assolutamente sindacabili dai genitori le valutazioni degli insegnanti, soprattutto quando portati con metodi simili a quello dell’autore dell’aggressione”.

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