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Foibe: 70anni fa la barbarie, oggi è il Giorno del Ricordo

Oggi si celebra il Giorno del Ricordo in memoria di migliaia di italiani gettati nelle foibe tra il 1943 e il 1945 in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia.
A cura di Antonio Palma
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Il 10 febbraio è il Giorno del Ricordo delle vittime delle Foibe, una delle pagine più tristi e dolorose della storia italiana. Oggi infatti si ricordano le migliaia di persone vittime della pulizia etnica da parte dei partigiani comunisti jugoslavi di Tito in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia tra il 1943 e il 1945. Migliaia di persone vive o morte furono gettate nelle foibe, le cavità carsiche tipiche del territorio istriano, senza tener conto di età, sesso e religione. Questa giornata, istituita nel 2004, dopo tantissimi anni di silenzio, serve a ricordare le vittime di quel genocidio, ma anche le tantissime persone sopravvissute che furono costrette ad abbandonare la propria terra. La violenza esplose subito dopo l’armistizio firmato dall'Italia durante la Seconda Guerra Mondiale, l’8 settembre del 1943, quando i partigiani slavi si vendicano contro i fascisti e i civili italiani, considerati possibili oppositori del regime comunista e dell’annessionismo jugoslavo. Secondo le fonti più accreditate le vittime furono almeno 5000, ma alcuni storici parlano di oltre diecimila persone uccise barbaramente. I nemici erano gli italiani che abitavano quelle terre, non solo fascisti, ma tutti coloro che volevano difendere la comunità italiana. Le violenze non risparmiarono nessuno, furono uccisi infatti partigiani e membri del comitato di liberazione nazionale, tutti coloro che erano contro il suo progetto di annessione di quei territori. Nelle foibe vennero quindi gettati indistintamente uomini, donne, anziani e bambini senza alcuna distinzione religiosa o politica.

Cerimonia a Montecitorio alla presenza di Mattarella

Celebrazioni e convegni sono previste in molte città d'Italia per rendere omaggio alle vittime delle foibe e agli esuli giuliano dalmati. Nel pomeriggio è prevista una cerimonia nella sala della regina della Camera dei Deputati alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Oltre al Capo dello Stato a Montecitorio saranno presenti anche la presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini e il sottosegretario agli esteri Benedetto della Vedova che renderanno omaggio alle vittime. Ad aprire la cerimonia il presidente dell'associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Antonio Ballarin. A Roma intanto è stata deposta una corona di fiori all'altare della Patria dal sindaco Ignazio Marino. "Quello delle foibe è un altro capitolo drammatico della storia del ‘900 e anche questa tragedia orribile e quasi incomprensibile deve essere ricordata e trasmessa ai nostri ragazzi, ai nostri figli e ai nostri nipoti" ha detto il sindaco di Roma.

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