Focolaio hotel Cortina, metà dei dipendenti positiva al coronavirus

Dopo il caso del Summer Party, è ancora allarme contagio da coronavirus a Cortina dove è stato individuato un nuovo focolaio in un hotel della nota città sciistica. La struttura è un albergo nel centro di Cortina, l'Alaska, dove metà degli operatori, una decina di persone in tutto, sono risultate positive ai test dopo il contagio di uno di loro. In particolare a far scattare l’allarme è stato un operatore della cucina il quale, dopo aver riscontrato i sintomi tipici del virus, si era sottoposto a tampone risultando poi positivo. Dopo essere stato informato, il dipartimento di Prevenzione della Usl 1 di Belluno, competente per territorio, ha immediatamente messo in atto uno screening a tappeto tra dipendenti e ospiti della struttura ricettiva e avviato un indagine epidemiologica per risalire ai contatti delle persone risultate positive.
Il personale dell’Usl si è recato dell’albergo con una unità mobile per sottoporre a tampone i turisti: in tutto si è trattato di circa 20 persone. Fortunatamente sono risultati tutti negativi. Le persone risultate positive, invece, sono tutti dipendenti dell’hotel che erano stati a contatto stretto col cuoco. Per loro era già scatta la quarantena e questo ha evitato ulteriori contagi. Solo uno di loro nel frattempo era rientrato nella città di origine fuori regione ma è stato subito contattato e isolato. La Usl 1 di Belluno ha spiegato che “l'indagine epidemiologica ha correlato queste positività” ad un probabile caso indice. È stato comunicato anche che “è stato messo in campo il consueto contact tracing, che sarà modulato sulla base dei risultati dei tamponi eseguiti”. Secondo il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina, non ci sono atri rischi. “Il mini focolaio è stato gestito tempestivamente con tutti i protocolli del caso e il rapido intervento della Uls”, ha dichiarato infatti il primo cittadino.