Focolaio Covid in Salento dopo positività cardiologo: presentato esposto in Procura

È finito in Procura il caso del cardiologo risultato positivo al Coronavirus in Salento e che potrebbe aver contagiato numerose altre persone: ad oggi sono infatti 25 i positivi che sarebbero stati contagiati dopo aver avuto contatti con il cardiologo leccese. Si tratta di una vicenda sulla quale dovrà essere fatta luce e che per il momento ha portato a un esposto in Procura anche se nessun fascicolo è stato aperto finora e a una segnalazione all’Ordine dei Medici di Lecce partita dalla Asl di riferimento.
Il cardiologo avrebbe continuato a visitare pazienti in attesa dell'esito del tampone
Bisognerà infatti appurare se il comportamento del medico, che dopo chiesto un tampone perchè insospettito da alcuni sintomi come tosse e febbre ha continuato comunque a lavorare avendo contatti con i pazienti, possa ritenersi non adeguato. L'uomo, cardiologo di 65 anni di Carpignano, si trova ora ricoverato nel reparto infettivi dell’ospedale di Galatina, ma fino al 20 luglio avrebbe continuato a visitare pazienti nonostante manifestasse sintomi sospetti di Covid-19 già dal 17 luglio. A dirlo è il direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica della Asl di Lecce. Ora in attesa di capire se verrà aperto un fascicolo d'inchiesta in Procura sull'altro fronte, quello della segnalazione all'Ordine dei medici, il presidente Donato De Giorgi ha fatto sapere che ascolterà il cardiologo quando sarà guarito per fare luce sulla vicenda e capire se procedere o meno con l'invio della documentazione alla Commissione disciplinare dell'Ordine.
Positivi in diverse provincie della Puglia
Ieri intanto, a titolo precauzionale, è stato chiuso il reparto di Ostetricia e Ginecologia del Di Venere a Carbonara dopo che è risultata positiva una partoriente ricoverata d'urgenza e che non manifestava sintomi Covid. I tamponi sul personale e sulle degenti sono risultati negativi. Mentre sempre in Puglia occhi puntato sulla provincia di Foggia dopo che un piccolo focolaio è stato individuato nella zona di Cerignola: si tratta di due gruppi familiari collegati tra loro.