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Firenze, turista danneggia una statua in piazza della Signoria

Nella serata di ieri una turista ha staccato di netto un dito della mano sinistra della scultura di Pio Fedi raffigurante “Il ratto di Polissena”. L’autrice del gesto vandalico è stata fermata dalla polizia municipale mentre si allontanava dalla Loggia.
A cura di Susanna Picone
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Nella serata di ieri una turista ha staccato di netto un dito della mano sinistra della scultura di Pio Fedi raffigurante Il ratto di Polissena. L’autrice del gesto vandalico è stata fermata dalla polizia municipale mentre si allontanava dalla Loggia.

Ancora un atto di vandalismo a Firenze, di nuovo ai danni di una statua collocata nella Loggia dei Lanzi in piazza della Signoria. Nella tarda serata di ieri una turista ha staccato di netto il dito indice della mano sinistra della scultura di Pio Fedi, raffigurante “Il ratto di Polissena”. Una statua che è stata già nei mesi scorsi presa di mira dai vandali. La soprintendenza al Polo museale di Firenze ha spiegato che la donna, autrice del gesto vandalico, è stata immediatamente identificata dopo il danneggiamento: “Appena accaduto l’episodio, una vigilante della Sipro in servizio presso la Loggia, ha avvertito una pattuglia dei vigili urbani, dando precise indicazioni relative al responsabile del gesto”. La polizia ha parlato di una turista di lingua inglese fermata mentre si stava allontanando dalla Loggia.

Il dito staccato alla statua, in ogni caso, è stato già rimesso al suo posto. La soprintendenza ha spiegato ancora che la direzione degli Uffizi, da cui dipende la Loggia dei Lanzi, ha disposto che il frammento venisse reintegrato da Alberto Casciani, lo stesso restauratore che ha già lavorato cinque mesi fa sullo stesso elemento lapideo. È stato possibile svolgere questa operazione in tempi rapidi anche perché – spiegano – “in previsione di una nuova eventualità del genere a ottobre era stato inserito un piccolo perno ligneo tra il dito e la mano, un accorgimento che si è rivelato utile per evitare danni ulteriori al marmo”.

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