Finanziamento illecito, arrestato vicepresidente Consiglio comunale di Roma

Il vice presidente del consiglio comunale di Roma, Samuele Piccolo del Pdl, è agli arresti domiciliari, la misura cautelare è stata disposta dal Gip di Roma Filippo Steidl su richiesta dei Pm Paolo Ielo e Barbara Sargenti. Piccolo è accusato di associazione a delinquere e finanziamento illecito ai partiti insieme ad altre cinque persone tra cui il padre, Raffaele, anche lui ai domiciliari, e il fratello Massimiliano Piccolo per il quale invece è stata emessa dal Giudice per le indagini preliminari un' ordinanza di custodia cautelare in carcere. Secondo la ricostruzione dei magistrati, che hanno coordinato le indagini eseguite dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza della Capitale, quest'ultimo era "capo, promotore e organizzatore" di un'associazione a delinquere che creava finti crediti iva e li convogliava insieme ad altri fondi pubblici sull'attività politica del fratello Samuele.
Perquisito l'ufficio di Piccolo al Campidoglio – Secondo le prime notizie le indagini delle Fiamme Gialle sul vicepresidente del Campidoglio avrebbero avuto inizio anche grazie alle verifiche effettuate dall'ufficio centrale antifrode dell'Agenzia delle entrate circa un anno fa. Gli uomini del nucleo di polizia tributaria di Roma coordinati dal generale Virgilio Pomponi, inoltre, questa mattina si sono presentati negli uffici del Comune capitolino dove lavorava il consigliere comunale del Pdl acquisendo carte e documenti utili ai fini investigativi. E dal Campidoglio è arrivato il primo commento del sindaco Alemanno che ha precisato "sulla vicenda di Piccolo abbiamo fiducia nel lavoro della magistratura e speriamo in un rapido chiarimento di questa vicenda sicuramente molto brutta".
Piccolo sospeso dal Pdl – Intanto dal Popolo delle Libertà arrivano le prime decisioni nei confronti di Piccolo. I coordinatori del Pdl di Roma e del Lazio, Gianni Sammarco e Vincenzo Piso, hanno deciso insieme di sospendere dal partito il consigliere agli arresti domiciliari. Come si legge nella nota diffusa dal Pdl romano "a seguito delle indagini e dei provvedimenti della magistratura nei confronti del consigliere Samuele Piccolo, è stato stabilito di sospenderlo a scopo cautelativo dal Popolo della Libertà fino a che non sarà concluso l'iter giudiziario che lo riguarda". Un duro colpo per il partito visto che Piccolo era stato il più votato a Roma alle elezioni del 2008, che portarono Alemanno alla guida della Capitale. In quella tornata elettorale Piccolo raccolse circa 12 mila preferenze grazie soprattutto alla macchina elettorale messa in piedi dal suo staff fatta di maxi cartelloni e manifesti ovunque e di un call center efficientissimo che lo spinse verso il Campidoglio.