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Filippo Verterame ucciso nella rissa davanti al suo lido, l’omicida confessa: ritrovato il coltello

Ha confessato l’omicida del 22enne Filippo Verterame, accoltellato a morte durante una violenta colluttazione nel parcheggio di una spiaggia a Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, dove la vittima gestiva un lido. Si tratta di Giuseppe Paparo, 39enne già arrestato dai carabinieri insieme gli altri partecipanti alla maxi rissa avvenuta martedì scorso.
A cura di Antonio Palma
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Svolta nelle indagini sull’omicidio di Filippo Verterame: ha confessato l’omicida del 22enne accoltellato a morte durante una violenta colluttazione nel parcheggio di una spiaggia a Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, dove la vittima gestiva un lido. Si tratta di Giuseppe Paparo, 39enne già arrestato dai carabinieri insieme gli altri partecipanti alla maxi rissa avvenuta martedì scorso a causa di un diverbio nel piazzale del lido gestito dal 22enne in località "Le Cannella".

Il 39enne già fortemente sospettato di essere l’autore della coltellata mortale in base alle testimonianze di altri presenti alla rissa con bastoni, ha confessato tutto nelle scorse ore dopo essere stato dimesso dall'ospedale dove era ricoverato per le lesioni subite proprio durante il pestaggio. Durante l’interrogatorio col pm Pasquale Festa, da lui richiesto, Paparo ha raccontato la sua versione dei fatti facendo rinvenire anche l’arma del delitto, un coltello gettato subito dopo i fatti del 19 agosto scorso.

La lama è stata localizzata e recuperata infine dai carabinieri che si sono diretti nel punto segnalato dall’indagato. Il coltello era stato gettato tra la vegetazione a pochi metri da dove è avvenuta la colluttazione e dove si è consumato il delitto di Filippo Verterame. Secondo le prime notizie, l’arma bianca era ancora sporca di tracce di sangue.

Paparo avrebbe anche ricostruito la dinamica della rissa dando la sua versione dell'omicidio di Verterame, colpito con una coltellata alla gola che ne ha provocato la morte. Secondo quanto ricostruito finora, l’omicidio durante un alterco partito da una manovra pericolosa in macchina nel parcheggio del lido balneare, sfociato poi in rissa tra due gruppi contrapposti.

Un pestaggio che ha coinvolto sette persone tra cui Filippo Verterame raggiunto dalla coltellata mortale. Una rissa che però sarebbe stata solo il culmine di un conflitto che durava da tempo per la gestione della spiaggia e del lido aperto tre anni fa. In carcere per rissa erano finiti tre membri della famiglia Paparo, tra cui il 39enne Giuseppe, ma anche due parenti della vittima.

“Non doveva accadere, sono famiglie distrutte. Questa triste vicenda quella che ha causato la morte di un giovane ragazzo vicino agli ultimi, ai più fragili, tanto da aver creato un lido accessibile anche ai disabili, agli anziani, alle persone con difficoltà” ha dichiarato l'avvocato Domenico Magnolia, difensore di Giuseppe Paparo, aggiungendo: “Pur fedele al proprio mandato, e senza abdicare di un passo al ruolo di difensore, questa tragica morte ha toccato nel profondo”.

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