Farmacista vende crema spermicida da spalmare con “autoerotismo” e filma tutto: sospeso

Al posto della "pillola del giorno dopo" un farmacista di Potenza consigliava una “crema spermicida” da spalmare “subito” attraverso l’autoerotismo. Applicazioni che avvenivano all’interno del bagno della stessa farmacia e che sarebbero state registrate dall’uomo, R.P., 59enne. Almeno sei le donne (tutte con meno di trent'anni, una giovanissima) che si erano rivolte a lui preoccupate per una possibile gravidanza indesiderata.
Secondo la denuncia di una delle ragazze coinvolte, un mese e mezzo il farmacista – amico di famiglia – avrebbe voluto offrirle il singolare metodo contraccettivo invece della "pillola del giorno dopo". Le avrebbe fatto fare un test delle urine con uno strumento che lui stesso si è offerto di reggere e le ha consigliato un preparato spermicida, di cui non ha saputo indicare né alla Polizia né al giudice il nome. Alla giovane ha però raccomandato di spalmarlo "subito" sulla parte intima attraverso un vero e proprio atto di autoerotismo da effettuare nel bagnetto della farmacia. La ragazza si è però accorta subito che di un piccola chiavetta usb dotata di telecamera, puntata verso di lei. E’ uscita subito dalla farmacia e, dopo averne parlato con i genitori, ha denunciato il fatto alla polizia, precisando di aver saputo che anche altre donne avevano fatto ricorso allo stesso "trattamento terapeutico", nel bagno della stessa farmacia.
Gli agenti hanno sequestrato in casa del farmacista la chiavetta indicata dalla ragazza e diversi filmati. Alcune di questi (ve ne sono che risalgono al 2015) si riferiscono effettivamente a quanto avvenuto nel bagno della farmacia. Il gip, su richiesta della Procura della Repubblica di Potenza, ha sospeso il professionista.
Oltre a indurre le vittime "attraverso teorie da lui elaborate, a eseguire atti di autoerotismo idonei a soddisfare la sua concupiscenza" e "possibilmente al raggiungimento dell'orgasmo", il 59enne avrebbe ceduto anche a "fugaci palpazioni di loro parti erogene" si legge in una nota della questura.