Famiglia nel bosco, la casa offerta da Armando per far tornare i bimbi coi genitori: “A Nathan è piaciuto tutto”

Una casa per poter far ricongiungere Nathan e Catherine con i loro tre figli. È quanto ha offerto il signor Armando a quella che è stata ribattezzata "la famiglia nel bosco", al centro del caso che ha portato all’allontanamento dei tre minori dai genitori e dal rudere in cui vivevano a Palmoli da parte del Tribunale per i Minorenni de L’Aquila. Le immagini dell'abitazione sono state trasmesse poco fa in onda su Canale 5 nel corso della trasmissione Dentro la notizia, condotta da Gianluigi Nuzzi.
"Tutto quello che vedeva gli è piaciuto – ha detto il signor Armando raccontando il suo incontro con il padre dei tre bimbi – . Ho fatto trovare i camini accesi. Credo che prenderanno la casa provvisoriamente, mentre farà i lavori nella sua. Io sono ottimista che venga qui. Anche perché l'obiettivo è quello di far tornare i bambini con loro. Per quanto riguarda gli animali, gli ho fatto vedere la stalla, ma ha detto che andrà avanti e indietro. Gli è piaciuto tutto".
La casa che Armando e la figlia hanno mostrato a Nathan era di proprietà della mamma dell'uomo e generalmente veniva messa in affitto ai turisti, e si trova nel cuore della campagna di Palmoli. Che al papà dei bimbi sia piaciuta la nuova soluzione è stato confermato anche dal sindaco del paese in provincia di Chieti, Giuseppe Masciulli: "Nathan ha avuto avuto una buona impressione perché è una soluzione che si trova in mezzo al bosco, con panorama medioevale, in una zona silenziosa nella campagna di Palmoli".
Anche il Comune aveva offerto una casa gratis alla famiglia, inizialmente rifiutata dai genitori. Ma sempre il primo cittadino ha precisato sempre nel corso della trasmissione condotta da Nuzzi: "Ho parlato con i nuovi avvocati della famiglia. Sono passati in Comune per incontrarmi per ragionare su tutto quella che è stata la procedura amministrativa degli ultimi 14 mesi. Mi hanno chiesto di mantenere valida la proposta della casa offerta da noi per valutarla meglio. Ho percepito una linea di collaborazione con i magistrati, la volontà di adempiere a tutte le criticità evidenziate nell’ordinanza del giudice. È pur vero che i tempi sono stretti".