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Ex poliziotto cagliaritano combattente nella guerra del Donbass per i filo russi, indagato

Nei confronti dell’ex poliziotto cagliaritano nelle scorse ore la Polizia di Stato ha eseguito la misura cautelare del divieto di espatrio. Per gli investigatori, gli accertamenti a suo carico non solo hanno consentito di accertare la presenza dell’indagato per diversi periodi, dal 2015 al 2019, nei territori della Repubblica indipendentista del Donbass e la sua partecipazione al conflitto armato, ma anche il sostanziale pericolo che ci ritornasse.
A cura di Antonio Palma
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Per diversi periodi era volato nei territori della Repubblica indipendentista del Donbass prendendo parte alla guerra in corso e arruolandosi tra le formazioni combattenti dei filo russi contro l'Ucraina ma soprattutto sarebbe stato pronto a tornare al confine tra i due Paesi, per questo nei confronti di un ex poliziotto cagliaritano nelle scorse ore la Polizia di Stato ha eseguito la misura cautelare del divieto di espatrio. Si tratta del 50enne ex agente del Reparto mobile di Cagliari Luigi Frau, ora indagato dalla Procura del capoluogo sardo per  arruolamento e addestramento con finalità di terrorismo. L'uomo si era congedato dalla polizia nel 2007, molti anni prima dell'inizio della guerra scoppiata nel 2014 e già nel 2015 si era schierato a favore dei ribelli russi partecipando  al conflitto armato.

Proprio per questo era finito nel mirino degli inquirenti e già nel novembre scorso era arrivato per l’indagato anche il provvedimento del sequestro preventivo del passaporto. Per gli investigatori infatti gli accertamenti a suo carico non solo hanno consentito di accertare, la presenza dell'indagato per diversi periodi, dal 2015 al 2019, nei territori della Repubblica indipendentista del Donbass e la sua partecipazione al conflitto armato, ma anche il sostanziale pericolo che ci ritornasse. Il 50enne, che attualmente fa lavori saltuari e vive in una casa di campagna nell'hinterland di Cagliari, "trascorreva la maggior parte delle giornate navigando sul web, attraverso cui incrementava il proprio bagaglio conoscitivo sulla realtà politica e militare in Donbass, nonché su tecniche riguardanti l'auto addestramento militare, in vista di una sua prossima partenza finalizzata alla reiterazione delle condotte contestate" fanno sapere dalla Digos cagliaritana.

I poliziotti della Digos, grazie agli accertamenti compiuti sui conti correnti bancari del 50enne, hanno anche riscontrato numerose transazioni effettuate presso i territori della Repubblica Popolare di Doneck, tramite i circuiti “money tranfert”. Già  in occasione di una perquisizione presso l’abitazione del 50ene inoltre, gli agenti avevano rinvenuto e sequestrato materiale informatico la cui analisi aveva restituito immagini, video e documenti che avevano confermato la sua militanza nelle truppe filo-russe. Dall’analisi dei dispositivi sequestrati è emersa altresì una cospicua quantità di materiale sull’addestramento militare e fin sulle più svariate tecniche impiegate nei conflitti bellici: tecniche di sopravvivenza, di gestione dello stress da combattimento, tecniche di orientamento e di cartografia; perfino un manuale sull'uso dei fucili d’assalto, dei mortai e sull’addestramento dei cecchini nell'utilizzo dei fucili di precisione

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