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Esplode bomba carta durante festa per i 100 giorni alla maturità: 18enne ferito a una gamba

Un ragazzo di 18 anni è stato raggiunto da una bomba carta e ferito a un ginocchio durante i festeggiamenti per i 100 giorni alla maturità. L’incidente è successo all’esterno del Liceo Scientifico Antonio Orsini, ad Ascoli Piceno. Il giovane è stato trasferito al pronto soccorso in codice giallo.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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Ad Ascoli Piceno uno studente di liceo di 18 anni è rimasto ferito a una gamba a seguito dello scoppio di una bomba carta durante i festeggiamenti per i 100 giorni all'esame di maturità. Il ragazzo è stato immediatamente ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale Mazzoni.

L'incidente è avvenuto prima dell'inizio delle lezioni, all'esterno del Liceo Scientifico Antonio Orsini, quando – secondo quanto è stato riferito dai carabinieri del Comando provinciale di Ascoli – sono stati fatti esplodere più petardi di non grande potenziale.

Uno di questi ha raggiunto a un ginocchio uno studente di 18 anni che è rimasto ferito. Sul posto sono giunti i sanitari del 118 che lo hanno trasferito al pronto soccorso dove il giovane è giunto in codice giallo.

Il ragazzo è stato poi medicato per le ferite riportate. Sull'accaduto indagano i carabinieri che hanno avviato accertamenti per individuare chi abbia fatto esplodere la bomba carta.

La preside dell'istituto: "Festeggiamenti degenerati rispetto al passato"

"Non ero a scuola, in quel momento, ma mi hanno comunicato che effettivamente un nostro alunno è rimasto ferito. Purtroppo, ogni anno assistiamo alla degenerazione di questi festeggiamenti per i cento giorni all’esame. Si verifica sempre un eccesso di goliardia, che spesso e volentieri si traduce in aggressività, anche se magari non in maniera voluta. È difficile, per la scuola, controllare tutto ciò che accade". A dirlo è la dirigente scolastica Cinzia Pettinelli dell'istituto, raggiunta da Il Resto del Carlino.

"Il nostro istituto, qualche giorno fa, aveva inviato una comunicazione scritta sia agli studenti che alle rispettive famiglie per chiedere di adottare un comportamento corretto in questa occasione. Per i prossimi anni chiederò personalmente alle forze dell’ordine di presidiare ancora di più gli spazi antistanti la scuola – conclude la preside –, sin dalle prime ore della mattinata. Alle otto ho già visto dei ragazzi alle prese con l’alcool. Per terra c’erano già bottiglie vuote e perfino vomito. Insomma, i festeggiamenti per i cento giorni all’esame sono letteralmente degenerati rispetto al passato. E occorre porre rimedio a questa situazione".

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