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Erutta vulcano alle Canarie, nube di anidride solforosa verso l’Italia. Esperti: “Nessun rischio”

Continua l’eruzione del vulcano “Cumbre Vieja” sull’isola di La Palma alle Canarie dove da giorni il magma sta investendo interi villaggi. Ora l’Agenzia meteorologica statale iberica (Aemet) mette in allarme la Spagna e i paesi vicini come l’Italia per l’arrivo di una nube di anidride solforosa. Ma il professor e vulcanologo Pierfrancesco Dellino spiega a Fanpage.it: “Nessun rischio, si tratta di un fenomeno normalissimo”.
A cura di Chiara Ammendola
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Nessun rischio per l'Italia dalla nube di anidride solforosa in arrivo sul Paese dall'isola di La Palma dove da giorni è in corso l'eruzione del vulcano Cumbre Vieja che ha già provocato danni per oltre 400 milioni di euro e distrutto case e villaggi che sorgono alle sue pendici. Nonostante l'enorme distanza che divide le Canarie dalla nostra Penisola, secondo i modelli messi appunto dall'Agenzia meteorologica statale iberica (Aemet) i gas del vulcano oltre a raggiungere le vicine isole di El Hierro, La Gomera e Tenerife, potrebbero arrivare anche in Italia, in particolare sulle isole maggiori, quindi in Sardegna e Sicilia.

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Nessun rischio per la nostra salute come spiegato a Fanpage.it dal professor Pierfrancesco Dellino, ordinario di Geochimica e Vulcanologia al Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università di Bari: "Questo tipo di fenomeno è piuttosto comune e in Italia accade spesso con le eruzioni dell'Etna, in questo caso la distanza tra l'Italia e il vulcano delle Canarie rende il la possibilità di pericolo per noi del tutto nulla", le parole del vulcanologo. La conferma arriva anche dai dati raccolti dall'Agenzia spaziale europea (Esa) e dell'Agenzia europea dell'ambiente.

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Intanto però l'eruzione vulcanica prosegue e le immagini provenienti dall'isola di La Palma raccontano di una lava che continua il suo cammino a una velocità ridotta rispetto ai giorni scorsi ma che potrebbe comunque continuare col passare dei giorni. Come spiegato dal professor Dellino, che è anche membro della Commissione Grandi Rischi del Dipartimento nazionale di Protezione Civile, si tratta di un fenomeno non così inusuale, anche se il vulcano dormiva da circa 50 anni. Ma la conta dei danni non si ferma: "Il magma è pesante e incandescente, anche se lento non lo si può fermare e bisognerà solo attendere la fine dell'eruzione".

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