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Aggiornamenti sul caso Emanuela Orlandi

Emanuela Orlandi, sotto le tombe una stanza segreta, il perito: “Costruita di recente”

Sotto le tombe delle principesse trovate misteriosamente vuote al cimitero Teutonico, esiste una stanza sotterranea, anch’essa vuota. Secondo il perito di parte Giorgio Portera, che l’ha visitata durante le operazioni di apertura di stamattina, non sarebbe ottocentesca, ma di costruzione recente. Un giallo nel giallo, dunque, che aggiunge domanda sopra domande: “Qualcuno ha spostato i resti?” “Erano quelli di Emanuela Orlandi?”.
A cura di Angela Marino
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Sotto le tombe delle principesse trovate misteriosamente vuote al cimitero Teutonico Vaticano, esiste una stanza sotterranea, anch'essa vuota. Secondo il perito di parte Giorgio Portera, che l'ha visitata durante le operazioni peritali di stamattina nell'ambito delle indagini sulla scomparsa Emanuele Orlandi, non sarebbe ottocentesca, ma di costruzione recente. È possibile che quella stanza abbia dato accesso alle tombe? I resti sono stati traslati passando da lì?

Vuote le tombe al cimitero Teutonico

Domande sopra domande si affastellano nell'immaginario di quanti in queste ore seguono le operazioni di apertura dei due sepolcri disposte nell'ambito della nuova inchiesta sulla scomparsa di Emenuela Orlandi, ma le risposte invece, scarseggiano. Unico dato certo è che Emanuela in quelle tombe non c'è, E che non ci sono neanche le principesse. Le operazioni di apertura dei due sepolcri sono iniziate stamattina sotto gli occhi dello stesso Pietro Orlandi. "È una cosa incredibile, incredibile" – ha commentato con i giornalisti l'avvocato del fratello di Emanuela, Laura Sgro. "È vergognoso che dopo 36 anni chi sa non mette a disposizione degli inquirenti le informazioni che ha", ha detto Sgro "La scomparsa di Emanuela – ha concluso – è collegata a molti eventi oscuri del nostro Paese. Chi sa parli, questo è il momento". "

Cosa vuol dire se le tombe sono vuote

Le operazioni hanno riguardato la "Tomba dell'Angelo" della Principessa Sophie von Hohenlohe e la tomba attigua della Principessa Carlotta Federica di Mecklemburgo.  Le tombe contenevano anticamente i resti delle due nobili, ma si sono rivelate vuote. Non è chiaro se siano stati traslati, l'unico dato oggettivo, al momento è che le tombe sono vuote. "Tutto mi aspettavo meno di trovare tombe vuote – ha commentato Pietro Orlandi – credo che dovrebbero interessarsene in primo luogo le famiglie dei defunti che vi erano sepolti".

Di chi sono le tombe al cimitero teutonico

"Per ragioni processuali  – ha detto il portavoce Vaticano Alessandro Gisotti – e in ossequio al segreto istruttorio, non è stata resa nota l'identità dei familiari delle due principesse sepolte; ovviamente si tratta di discendenti che sono stati informati delle operazioni e che, per amore della verità, hanno garantito la loro completa disponibilità e collaborazione con la Santa Sede e in particolare con l'Ufficio del Promotore di Giustizia". "Al termine delle operazioni, teniamo a ribadire che la Santa Sede ha sempre mostrato attenzione e vicinanza alla sofferenza della famiglia Orlandi e in particolare alla mamma di Emanuela. Attenzione dimostrata anche in questa occasione nell'accogliere la richiesta specifica della famiglia di fare verifiche nel Campo Santo Teutonico".

L'equipe intervenuta

Al Cimitero Teutonico è interevuto il personale della Fabbrica di San Pietro per l'apertura e chiusura dei sepolcri, mentre all'acquisizione dei reperti provvede il professor Giovanni Arcudi, che si era già occupato del mistero delle ossa rinvenute alla Nunziatura. Presente anche un perito di fiducia nominato dal legale della famiglia Orlandi. Sono intervenuti anche anche il Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, Gian Piero Milano, e il suo Aggiunto Alessandro Diddi, e il Comandante del Corpo della Gendarmeria Vaticana, Domenico Giani.

Il caso Orlandi

Emanuela Orlandi è scomparsa all'età di quindici anni da Roma, 36 anni fa. Nei primissimi giorni il caso fu trattato come un rapimento ‘a scopo di libidine' ma presto la pista fu archiviata in favore di quella del sequestro politico, anche in conseguenze di alcune misteriose telefonate anonime attribuite a un personaggio ambiguo, che fu chiamato l'americano.

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