Elio muore cadendo da un albero, ma dona gli organi e salva tre persone

Era morto cadendo rovinosamente da un albero, ma ha comunque salvato la vita ad altre tre persone. Merita di essere raccontata la storia di Elio Vallesi, settantenne di Porto San Giorgio che a seguito di un incidente aveva subito traumi devastanti. L’uomo, un ex carpentiere ora pensionato, stava potando un albero nella campagna non distante dalla sua casa, quando ha perso l’equilibrio ed è precipitato al suolo da un’altezza di circa tre metri. Immediatamente soccorso e ricoverato all’ospedale ‘Murri’ di Fermo, i medici  dopo gli accertamenti diagnostici, considerata la gravità del caso, avevano deciso di trasferirlo nel reparto di rianimazione del nosocomio di San Benedetto del Tronto, dal momento in quello fermano non erano più disponibili posti.

Le condizioni dell'anziano erano disperate e i medici non sono riusciti in nessun modo a strapparlo al terribile destino. I familiari della vittima, con un enorme slancio di altruismo e solidarietà, hanno accolto l’invito alla donazione degli organi. In ospedale è arrivata l’equipe chirurgica del Centro Trapianti di Ancona che ha eseguito l'espianto sotto il coordinamento dal referente per il Nit (North Italy Transplant) di Milano, che destina gli organi ai pazienti compatibili e in lista d’attesa.

Come spiega il Resto del Carlino "quasi tutti i reparti del nosocomio sambenedettese, che in materia vanta un’esperienza ventennale, con i primi prelievi di organi che risalgono agli anni ’90 , sono stati coinvolti nel complesso meccanismo". I chirurghi hanno prelevato il fegato, che è stato impiantato a un paziente dell'ospedale di Ancona, e i due reni che sono andati all’ospedale di Treviso.