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Educazione civica a scuola: idea bocciata dal Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione all’unanimità ha espresso parere negativo sulla sperimentazione proposta per l’anno scolastico in corso dall’ex Ministro dell’Istruzione: l’insegnamento della materia slitterà al settembre dell’anno prossimo.
A cura di Davide Falcioni
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Niente educazione civica nelle scuole nell'anno scolastico 2019 – 2020. A deciderlo è stato il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione che all'unanimità ha espresso parere negativo sulla sperimentazione, che di conseguenza slitterà al settembre dell'anno prossimo. La legge che introduce l'insegnamento dell'educazione civica era stata varata dal Ministro dell'Istruzione del precedente governo Marco Bussetti, che aveva preparato un decreto per consentire l'avvio della materia già quest'anno. Il Cspi, che ha un compito di garanzia sull'unitarietà del sistema nazionale dell'istruzione e il cui parere è obbligatorio sulle sperimentazioni nazionali, ha bocciato la proposta almeno per il 2019-2020.

Educazione Civica: la materia si insegnerà dal 2020 – 2021

Il 26 agosto, prima della caduta del governo "Conte 1", l'allora ministro dell'Istruzione Marco Bussetti aveva inviato il decreto al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione "con procedura d'urgenza" chiedendo che l'educazione civica venisse sperimentata in tutte le scuole del primo e secondo ciclo di istruzione. Sempre al CSPI, ai primi di agosto, erano state inviate le Linee guida per lo studio della materia, linee necessarie alle scuole per poter attuare la norma. Il Consiglio superiore nella motivazione del giudizio negativo ha spiegato che non ci sono i tempi per mettere a punto in questa stagione la nuova disciplina: "La sua introduzione, ad anno scolastico iniziato, metterebbe in difficoltà le  scuole: sono 33 ore di insegnamento, ma le programmazioni sono già state fatte". Non vi è però ostilità verso la riforma, si legge, bensì disponibilità per una sua attuazione futura. "Il Cspi prende atto positivamente dell'approvazione quasi unanime da parte del Parlamento della norma che introduce l'insegnamento dell'Educazione civica negli ordinamenti delle scuole di ogni ordine e grado. È evidente che si tratta di un provvedimento che risponde a un'esigenza molto sentita nell'opinione pubblica, anche se la legge, nell'intento di seguire queste attese, presenta non poche difficoltà tecniche di applicazione".

La nuova Educazione civica che verrà insegnanata quindi dall'anno scolastico 2020 – 2021 sarà quindi una vera e propria disciplina con un voto specifico in pagella. Non ci sarà un’ora dedicata all’Educazione civica, farlo avrebbe significato investire mezzo miliardo di euro: la materia sarà trasversale su tutto il programma e insegnata per 33 ore nel corso dell’anno scolastico. Gli studenti avranno un docente specializzato – abilitato all’insegnamento delle materie giuridiche ed economiche – che coordinerà la disciplina suggerendo alla fine il voto.

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