Duplice omicidio di Mazara del Vallo, presunto assassino della coppia si è suicidato

Potrebbe essersi concluso con un'altra morte violenta il giallo della coppia uccisa a Mazara del Vallo il 5 agosto scorso. L'uomo ricercato dalla polizia per il duplice omicidio di Angelo Cannavò e Rita Decina infatti è stato ritrovato senza vita ieri all'alba dagli stessi agenti della squadra mobile e del Commissariato di Mazara del Vallo che gli davano la caccia. Secondo gli inquirenti, l'uomo si sarebbe suicidato nel sua abitazione in contrada Ranna, a Marsala, sempre in provincia di Trapani. Si tratta del 34enne Ben Saada Ouajidi, tunisino regolarmente in Italia da diciotto anni e con padre italiano. L'uomo era ricercato sin dalle prime ore successive al delitto di Mazara visto che a casa della coppia era stato rinvenuto un tablet la cui scheda sim era intestata proprio a lui.
Come emerso dai successivi accertamenti degli inquirenti, inoltre, la macchina del tunisino era stata ripresa da alcune telecamere di sorveglianza mentre arrivava e poi si allontanava dalla casa della coppia proprio nell'intervallo di tempo dell'omicidio. Il nome del 34enne infine corrispondeva alle prime lettere che la stessa vittima, Rita Decina, aveva cercato di scrivere col sangue poco prima di morire. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il movente dietro il brutale duplice delitto potrebbe essere stato un debito di droga che il tunisino avrebbe contratto nei confronti di Angelo Cannavò, a casa del quale la polizia aveva rinvenuto diverse dosi di sostanze stupefacenti pronte per la vendita.
Per gli investigatori tra i due sarebbe nata una violenta lite poi culminata nell'omicidio. Rita Decina sarebbe stata testimone del delitto del compagno e per questo uccisa da Ben Saada Ouajidi in un secondo momento, mentre cercava di fuggire per le scale. Dopo varie ricerche gli agenti si sono presentati a casa dell'uomo ma lo hano trovato già cadavere. Durante la successiva perquisizione da parte della Polizia Scientifica, sono stati rinvenuti un coltello compatibile con quello utilizzato per il duplice omicidio e abiti sporchi di sangue. Tracce di sangue infine sono state individuate anche nell'auto del 34enne.