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Dove buttare i preservativi? Lo spiega l’assessore su Facebook

Andrea Guido, assessore alle Politiche ambientali del Comune di Lecce, ha approfittato della particolare domanda di una signora incontrata in un bar per dare informazioni sulla raccolta differenziata e anche per parlare di “sesso ecosostenibile”.
A cura di S. P.
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Nel pomeriggio del 12 luglio sulla pagina Facebook di Andrea Guido, assessore alle Politiche ambientali del Comune di Lecce, è apparso un lungo post in cui l’assessore raccontava un aneddoto che riguardava un episodio capitato a lui stesso in un bar della città. Guido ha scritto che, mentre stava prendendo un caffè, una signora si è avvicinata a lui e gli ha rivolto una domanda. Voleva sapere dove, con la raccolta differenziata, vanno gettati i preservativi. L’assessore, senza nascondere nel post il suo imbarazzo, ha spiegato che la donna (che gli ha detto di utilizzare una certa quantità di profilattici ogni giorno) si poneva il problema del conferimento e dell’eventuale riciclo degli stessi. Il post ha ottenuto centinaia di like, condivisioni e commenti.

Successivamente, l’assessore Guido è tornato sull’argomento precisando: “Vorrei aggiungere qualche mia altra considerazione a quanto già espresso attraverso la piattaforma web di Facebook appena ieri sera – ha dichiarato -. In realtà la donna che mi ha fatto la domanda imbarazzante sul conferimento dei profilattici, penso che tutti lo abbiate capito, esercita la professione più antica del mondo. Mi ha fatto piacere, in primis, che anche lei, persona purtroppo, in un paese come il nostro, relegata ai margini della nostra società, si sia posta un problema del genere. Vuol dire che la città intera, in tutte le sue espressioni, si sta avviando verso la consapevolezza che differenziare i rifiuti è una responsabilità morale volta a garantire un futuro sostenibile al pianeta intero”. Da Lecce fanno dunque sapere che, secondo quanto previsto dalla Regione Puglia, il preservativo usato deve andare nell’indifferenziato: “Anche se bisogna ammettere che talune case produttrici hanno già messo in commercio dei prodotti completamente biodegradabili e realizzati in puro latrice naturale i quali potrebbero essere avviati al compostaggio alla stessa stregua dell’organico. Questo, però, oggi in Puglia non è ancora possibile perché le piattaforme di compostaggio disponibili possono ricevere solo 2 codici C.E.R.: uno è quello che si riferisce ai rifiuti biodegradabili prodotti dalle cucine e dalle mense e l’altro ai rifiuti prodotti da giardini e parchi”. L’assessore, dopo quel primo post su Facebook, ha anche dato dei “consigli” in tema di sesso ecosostenibile e ha invitato soprattutto le giovani coppie che cercano intimità in auto a non gettare dal finestrino il preservativo dopo averlo utilizzato.

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