Doppie schede per truffare i giocatori: sequestrate 145 slot e 100mila euro in contanti nel cosentino

Slot machine truccate e manomesse per frodare i giocatori e continuare ad incassare denaro. Nei giorni scorsi è stata condotta un'estesa operazione di controllo degli apparecchi da intrattenimento nella provincia di Cosenza, un'iniziativa che ha permesso di scovare 145 macchinette irregolari su 300 in più di 60 esercizi.
L'intervento è stato realizzato dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dai militari del Comando Provinciale dei Carabinieri, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Cosenza. A recarsi nei comuni della provincia calabrese sono stati i membri della Direzione Giochi, gli esperti della Società Generale d'Informatica (SOGEI) e più di 40 pattuglie dei militari.
I controlli, effettuati contemporaneamente in diversi paesi, hanno portato non solo al sequestro delle slot machine fasulle, ma anche ad una cifra che si aggira attorno ai 100mila euro in contanti, somma presente nelle macchinette confiscate. Le verifiche hanno interessato sale giochi, bar e locali pubblici a Cosenza, Rende, Luzzi, Acri, Corigliano-Rossano, Montalto, Scalea e Praia.
A finire sotto sequestro soprattutto slot machine e videopoker truccate con un sistema di doppie schede. Tramite queste era possibile controllare le macchinette a distanza, impedendo al giocatore di vincere. Resta da capire, ora, se dietro questa grande truffa ci sia un racket organizzato.
A far scattare il blitz è stato il brusco aumento della ludopatia nel territorio: secondo i dati del Servizio per le Dipendenze di Cosenza, attualmente ci sono 100 persone in cura, 75 in più del 2023. Un dato talmente preoccupante da far scattare più di qualche sospetto.
L'operazione è stata coordinata dal pubblico ministero Antonio Bruno Tridico e rientra nelle azioni volte a contrastare la frode fiscale per tutelare la legalità e la trasparenza nei circuiti economici del gioco d'azzardo legale.