Dopo sei mesi di chemioterapia scopre di non aver mai avuto il cancro

Sei mesi di cure estenuanti, tra i dolori, la debolezza, la caduta dei capelli e il senso di impotenza di fronte alla malattia. Sei mesi di chemioterapie con la paura di non riuscire a sopravvivere per poi accorgersi che si era trattato solo di un grande equivoco, di un errore – per fortuna ma anche purtroppo. Non c'era nessun tumore, è stato solo uno sbaglio nella diagnosi. E' quello che è accaduto nel Regno unito a Ann Miln, a cui nel 2008 il medico ha diagnosticato un cancro al fegato. Una delle forme più gravi, le spiegarono che avrebbe dovuto sottoporsi alla chemio e poi sperare di guarire. Mesi di terrore, tra la nausea, i capelli che cadevano, la stanchezza, per poi recarsi nuovamente dagli specialisti che, esultando, le avevano detto che il male era stato sconfitto. La gioia, tuttavia, è durata solo pochi giorni: un'analisi più approfondita degli esami di laboratorio avrebbe rivelato che il tumore non c'era mai stato. "Sono fuori di me – dice oggi Ann – perché ero una donna attiva, amavo fare sport e lunghe passeggiate, ma la chemioterapia ha rovinato per sempre la mia esistenza. Ora non posso fare nessuno sforzo, neppure minimo, perché mi affatico immediatamente".