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Domodossola, morto dopo 11 giorni di agonia operaio precipitato sul lavoro: donati gli organi

Stefano Belotti, l’operaio di 52 anni che il 2 luglio è rimasto vittima di un incidente sul lavoro nella ditta Domo Graniti di Trontano, nel Verbano-Cusio-Ossola, è morto due giorni fa dopo un’agonia durata 11 giorni. La famiglia ha deciso di donare i suoi organi.
A cura di Davide Falcioni
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Stefano Belotti, l'operaio che il 2 luglio è rimasto vittima di un incidente sul lavoro nella ditta Domo Graniti di Trontano, nel Verbano-Cusio-Ossola, è morto due giorni fa dopo un'agonia durata 11 giorni. Il lavoratore, 52 anni, è deceduto nell'ospedale di San Biagio di Domodossola dove era stato trasferito in seguito a un primo ricovero a Novara, trasportato in elicottero per la gravità delle lesioni riportate.  Sulla dinamica dell'incidente sono in corso le indagini dei tecnici dello Spresal dell'Asl 4 di Domodossola: sarà necessario fare luce sul perché sia precipitato da un'altezza di alcuni metri. La caduta gli ha causato un trauma cranico risultato poi fatale. Belotti, che lascia la moglie e una figlia, sembra stesse lavorando su alcuni massi quando è avvenuto l'incidente.

La sorella di Stefano Belotti: "Mio fratello ha compiuto un grande gesto di generosità. Ha donato molti organi e anche la cute. Era ricoverato a Novara, poi giovedì è stato trasferito a Domo, sembrava stesse meglio, ma poi gli è venuta la febbre e i medici ci hanno chiamato per dirci che non c'era più nulla da fare. E' allora che abbiamo acconsentito all'espianto degli organi

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