Detenuto da 8 mesi in Venezuela, Alberto Trentini telefona alla madre: “Spero di poterlo riabbracciare presto”

Alberto Trentini, il cooperante italiano detenuto in Venezuela dal 15 novembre 2024, è riuscito a telefonare alla sua famiglia per la seconda volta in 8 mesi.
"Sono sollevata per averlo potuto sentire, anche se per pochi minuti. Spero di poterlo riabbracciare presto a casa, ringraziamo le istituzioni italiane e di Caracas che si stanno adoperando per la sua liberazione", ha detto la madre, Armanda Colusso, dopo la telefonata con il figlio avvenuta nella serata di venerdì 25 luglio, citata da Il Gazzettino.
Trentini, 46 anni, originario del Lido di Venezia, è rinchiuso nel carcere El Rodeo 1, un penitenziario di massima sicurezza nello Stato di Miranda, con la generica accusa di "cospirazione". L'uomo ha fatto sapere alla madre e ai suoi familiari che si alimenta correttamente e assume i farmaci di cui a bisogno.
Non sono stati divulgati ulteriori dettagli, ma la chiamata è stata confermata dal viceministro per gli Affari Esteri Edmondo Cirielli. "A nome del Governo italiano, esprimo sollievo per la telefonata di Alberto Trentini ai suoi familiari, intercorsa sabato, a oltre 8 mesi dall’inizio della sua detenzione nelle carceri venezuelane", ha detto Cirielli.
E ha aggiunto: "Registro un passo in avanti per la tutela dei diritti dei detenuti e rinnovo l’auspicio, grazie anche al lavoro diplomatico in corso, che si giunga presto alla scarcerazione del connazionale".
Anche il ministro per gli Affari Esteri Antonio Tajani è intervenuto: "Seguiamo il caso. È in buone condizioni. Ma trattiamo con un regime che ha molti detenuti politici. Ci sono altri 14-15 italiani nelle loro carceri".
Quella di pochi giorni fa, come già anticipato, è stata la seconda telefonata in otto mesi di detenzione che il 45enne ha potuto fare ai suoi familiari. La prima risale al 16 maggio scorso, dopo sei mesi senza alcuna notizia.
La Farnesina ha nominato un inviato speciale, Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero e politiche migratorie del ministero. E sia la mamma di Alberto che l’avvocata Alessandra Ballerini, che segue dall’inizio della vicenda la famiglia Trentini, hanno accolto questa nomina "con fiducia e speranza".
La nomina di Vignali è stata decisa dal ministro Tajani, d’intesa con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. È stato assicurato che seguirà con estrema attenzione il “caso Trentini”. Nel prossimo futuro potrebbe anche tentare una visita in Venezuela.
A oggi a Trentini non è mai stata concessa nemmeno una visita consolare o l’incontro con un avvocato. Arrivato a Caracas il 17 ottobre 2024, il 15 novembre stava viaggiando verso la regione di Guasdualito, nel Sud-ovest del Venezuela, per portare aiuti alle comunità locali, quando era stato fermato a un posto di blocco assieme a un autista dell’organizzazione e arrestato.
Formalmente, risultano ancora sconosciuti i capi d’imputazione a suo carico.