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Ultime notizie sulla scomparsa di Denise Pipitone

Denise Pipitone, nuova intercettazione di Anna Corona: “Siamo stati io e Giuseppe quella volta”

In una nuova intercettazione, Anna Corona avrebbe detto alla figlia Alice: “Vuoi sapere chi è stato quella volta? Io e Giuseppe”. Per i legali della famiglia di Denise Pipitone potrebbe riferirsi alla scomparsa della bambina, di cui si sono perse le tracce dal 2004. Per questo si oppongono alla richiesta di archiviazione avanzata dalla procura di Marsala dell’inchiesta.
A cura di Ida Artiaco
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Anna Corona (a sinistra)
Anna Corona (a sinistra)
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"Lo vuoi sapere cu fu tanno? Io cu Giuseppe". A parlare è Anna Corona, ex moglie di Pietro Pulizzi, papà biologico di Denise Pipitone, scomparsa da Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, a settembre del 2004. Letteralmente la farse significa: "Vuoi sapere chi è stato quella volta? Io e Giuseppe". Si tratta di una intercettazione, come riporta La Repubblica, rilevata dai carabinieri di Trapani lo scorso 25 maggio nell'ambito delle indagini, riaperte in primavera dalla Procura di Marsala sul sequestro della bambina. Anna Corona pronuncia quelle parole alla figlia Alice, a bassa voce. Il Giuseppe che tira in ballo non è stato identificato, ma per le parti civili si potrebbe riferire proprio alla sparizione di Denise.

Su questa intercettazione e su altre punta l’opposizione delle parti civili (Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise, rispettivamente rappresentati dagli avvocati Giacomo Frazzitta e Piero Marino) alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Marsala dell’inchiesta che vede coinvolti, oltre ad Anna Corona, anche altre tre persone, tra cui il 53enne mazarese Giuseppe Della Chiave, nipote di Battista, il testimone sordomuto che aveva raccontato di averlo visto Denise su uno scooter il giorno della scomparsa, e i coniugi romani Antonella Allegrini, di 63 anni, e Paolo Erba, di 71. Gli ultimi due indagati solo per false dichiarazioni al pm.

L'udienza davanti al Gip circa la richiesta di archiviazione è stata fissata per il prossimo 23 novembre. Ma le parti civili chiedono la prosecuzione delle indagini preliminari sulla scomparsa di Denise. "Mia figlia va cercata – ha detto ieri all'Adnkronos la mamma della piccola, Piera Maggio -. Non è giusto che la verità non emerga e che colpevoli siano liberi di girare tranquillamente. Non ho mai perso la fiducia nella giustizia italiana, così come non ho perso la speranza di riabbracciare mia figlia. Denise non è un caso chiuso, non va archiviata e va cercata viva, almeno fino a quando non emergano elementi che facciano ritenere il contrario. Vanno individuati i responsabili della sua scomparsa, altrimenti sarebbe un vero fallimento per la giustizia italiana".

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