Delitto di Garlasco, spunta un nuovo nome nelle indagini: “È un ex Vigile del Fuoco”

Nelle scorse ore è spuntato un nuovo nome nelle indagini sul delitto di Garlasco. Un nome che i Carabinieri, lunedì scorso, hanno fatto a Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio al momento unico indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, convocata in caserma.
"Non capisco cosa c'entri", avrebbe risposto ai militari Ferrari. La donna ha dovuto lasciare la caserma perché si sarebbe sentita male. "Ha avuto un forte attacco di panico", ha detto l'avvocata Angela Taccia, che difende Sempio, in un'intervista mandata in onda nella puntata di oggi, mercoledì 30 aprile, del programma Chi L'Ha Visto?.
Nonostante sull'identità di questa persona venga mantenuto il massimo riserbo, durante la trasmissione di Federica Sciarelli sarebbero stati diffusi alcuni dettagli.
L'uomo si chiamerebbe Antonio, sarebbe un ex Vigile del Fuoco, oggi in pensione. La madre di Sempio, secondo quanto riportato dal giornalista del programma, non lo vedrebbe da oltre 20 anni, avrebbero avuto solo contatti sporadici via messaggio, per scambiarsi gli auguri durante le feste.
I due si sarebbero conosciuti durante un corso sulla sicurezza, lui all'epoca sarebbe stato il Vigile incaricato di tenere il corso ai dipendenti della casa di riposo dove la madre di Sempio lavorava.
Stando a quanto è stato riferito dalla trasmissione, Andrea Sempio e il padre e marito della donna non ne avrebbero mai sentito parlare, non sarebbe quindi un amico di famiglia.
Tutti quindi si chiedono perché sia stato fatto questo nome. L'uomo infatti non risulta indagato e non è chiaro quale possa essere il suo ruolo nell'indagine. Fonti riferiscono a Fanpage.it che l'uomo non sarebbe mai stato coinvolto negli accertamenti durante i 18 anni che sono trascorsi dall'omicidio.
Durante l'audizione la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere a una prima domanda, ma gli investigatori le avrebbero posto altre domande, tra le quali una relativa a questa terza persona che sarebbe già stata sentita dai Carabinieri.
Antonio de Rensis, legale di Alberto Stasi, condannato in via definitiva per l'omicidio, ritiene che la testimonianza dell'uomo potrebbe far crollare l'alibi di Sempio per la mattina del delitto.
Il giovane riferì agli inquirenti di aver passato la mattinata a casa fino alle 10 e che si sarebbe poi recato in libreria, trovandola chiusa. Sarebbe quindi tornato a Garlasco, avrebbe fatto una visita alla nonna e poi sarebbe rientrato a casa per pranzo. Come prova aveva mostrato già all'epoca un tagliando del parcheggio.
"Potrebbe riscrivere la storia. Noi non abbiamo interesse a spostare dalla scena Stasi ma forse altri, quelli che fanno le indagini, aggiungeranno altre persone e forse, dopo tutto, sarà più chiaro anche per quel che riguarda Alberto". "I Carabinieri hanno molto ma molto di più di quanto possiamo immaginare al momento", aggiunge.