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Costringeva il figlio di 8 anni al digiuno del Ramadan perché “grasso”: 36enne condannato

Costringeva il figlio di 8 anni a seguire il mese di digiuno del Ramadan perché “grasso” e lo sottoponeva a continui maltrattamenti fisici e psicologici: il padre del bimbo, residente a Verona, è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Costringeva il figlio di 8 anni ad astenersi da cibo e bevande perché leggermente in carne. Il padre di un bimbo di 8 anni è stato condannato dal Tribunale di Verona per maltrattamenti sul figlio ancora minorenne. Il 36enne è stato condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione e a risarcire in sede civile le vittime dei soprusi familiari, sua moglie e i loro due figli di 8 e 5 anni.

Secondo quanto reso noto, il 36enne costringeva il figlio di 8 anni a sottoporsi al Ramadan per spingerlo a dimagrire, con insulti sul suo aspetto e sul suo peso. Secondo la religione islamica, in realtà, i bambini non devono seguire il digiuno del mese sacro e sono coinvolti nel Ramadan solo i ragazzi in pubertà, dai 12 o 15 anni in poi. Secondo quanto reso noto dalle indagini, il 36enne scherniva il figlio piazzandosi davanti a lui con un gelato in mano. Davanti al bambino mangiava il dolce, imponendo al minore di assistere senza poter chiedere.

Una vera e propria tortura, oltre che una forma di maltrattamento domestico che il Tribunale ha voluto punire con 4 anni e 4 mesi di reclusione in rito abbreviato. Difeso dall'avvocato Simone Bergamini, il genitore violento resterà in carcere anche dopo l'annuncio della sentenza. L'uomo si trovava già detenuto dallo scorso agosto: troppo pesanti le angherie domestiche delle quali si sarebbe macchiato per ben 5 anni, dal 2018 all'estate 2023, quando la moglie ha trovato il coraggio di denunciarlo, facendo arrestare.

A spingere la donna a presentarsi davanti alle forze dell'ordine per denunciare, sarebbero state le continue percosse sui figlioletti. Al figlioletto di 8 anni, l'uomo impediva di giocare con i coetanei, obbligandolo a guardare con lui la Tv. Il 23 luglio 2023, il 36enne aveva perfino procurato al bimbo un trauma cranico. Dopo le percosse, il 36enne aveva impedito alla madre di portarlo in ospedale. Solo dopo l'arresto, la donna era riuscita a far medicare il piccolo che aveva riportato un trauma cranico e un'ecchimosi in volto.

Alla consorte il 36enne impediva di uscire liberamente e di portare i figli dal medico, la ingiuriava affermando che lei "doveva essere la sua schiava". Più volte l'aveva aggredita, frantumandole il cellulare, strappandole la maglietta e percuotendola con schiaffi e spintoni.

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