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Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Cos’è questa storia del sicario di cui parla l’avvocato di Sempio: “Stasi non ha ucciso Chiara Poggi”

“Alla base dell’omicidio di Chiara Poggi non c’è mai stato un movente, per questo per me è stata uccisa da un sicario. Alberto Stasi è innocente”: a Fanpage.it l’avvocato di Andrea Sempio spiega la versione dei fatti sull’omicidio di Garlasco.
A cura di Giorgia Venturini
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Non è la prima volta che l'avvocato di Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia per omicidio in concorso sul delitto di Garlasco, dichiara pubblicamente che Alberto Stasi – unico condannato per l'assassinio di Chiara Poggi – sia innocente. Lo ha ribadito anche nelle puntata di ieri 6 maggio al programma Rai Storie Italiane.

"Sono difensore di Andrea Sempio dal 2016, ero vivo anche nel 2007 e come tutti i cittadini e gli addetti ai lavori, ho sempre avuto le mie opinioni che esprimo in questa circostanza: ho sempre pensato che Stasi sia innocente", ha precisato l'avvocato Massimo Lovati.

Ma non si ferma qui. Per il legale dell'attuale indagato a uccidere Chiara Poggi non è stato né Sempio, né Stasi, né qualsiasi persona vicino alla famiglia della vittima. "Io l’ho sempre detto: è stato un sicario ad uccidere Chiara Poggi. E lo ribadisco. Non parlo d’avvocato ma da criminologo o cittadino normale che ha una sua idea". Un sicario, ma perché? Su quali basi l'avvocato di Andrea Sempio fa questa ipotesi?

Perché l'avvocato di Andrea Sempio parla di un sicario

Lo ha spiegato lui stesso a Fanpage.it: "Alla base dell'omicidio non c'è mai stato un movente. Ma soprattutto Alberto Stasi nella chiamata fatta ai carabinieri il giorno del delitto ha raccontato solo bugie, qualcuno per me lo avrebbe costretto a dire queste cose". Queste restano comunque ipotesi: per la Giustizia italiana ci sono sentenze che accertano che sia stato Alberto Stasi a uccidere la sua fidanzata Chiara Poggi. Ma allora perché l'avvocato Lovati parla di sicario? Ovvero di un esecutore materiale e quindi anche dell'esistenza di mandanti?

"Questa mia idea – spiega Lovati – non è suffragata da alcun elemento probatorio. Alberto Stasi avrebbe detto bugie che non sono state verificate. C'è stato un racconto inverosimile. Gli investigatori avrebbero dovuto capire che si trattavano di bugie e avrebbero dovuto indagare su altro". Ma quale era stata la versione di Stasi che non sarebbe stata verificata?

La chiamata sospetta di Alberto Stasi ai carabinieri

L'avvocato Lovati spiega che Stasi "ha dichiarato che quella mattina aveva telefonato a Chiara che non aveva risposto, insospettitosi sarebbe andato a casa sua, avrebbe suonato il campanello, nessuno gli ha aperto il portoncino e ha scavalcato l’inferriata di casa Poggi ed è entrato. Ma se qualcuno citofona e nessuno risponde, mica si scavalca". Non solo: "Gli investigatori dovevano andare a vedere, sulla parte della recinzione dove aveva detto di aver scavalcato, se c’erano impronte o no. Si poteva a quel punto capire se diceva una verità o una bugia. Invece non hanno fatto nulla". Quindi l'avvocato poi precisa che quello che ha raccontato "era una bugia grossa come una casa".

La verità processuale su Alberto Stasi conferma però "che lui era tornato a casa sua dopo l'omicidio, aveva acceso il computer per avere un alibi e aveva buttato via scarpe sporche di sangue e l'arma del delitto. Aveva poi inscenato quella telefonata ai carabinieri". Da qui spiegato il fatto che il condannato avesse le scarpe pulite. Ma per Lovati la versione è un'altra: "Semplicemente lui non è mai entrato nella villetta di Garlasco".

Invece Stasi al telefono con i carabinieri avrebbe raccontato "di essere entrato in casa, di aver scoperto il cadavere e di aver detto che forse era ancora viva. Nella chiamata ha anche sbagliato il numero civico e aveva detto che Chiara aveva la faccia bianca invece era sporca di sangue. Come hanno fatto a credergli? Le sue bugie dimostrano che lui in casa non è mai entrato". E qui sorge una domanda: avvocato perché allora ha raccontato tutte queste bugie secondo lei? "Perché qualcuno, secondo me, lo ha costretto a farlo".

L'avvocata di Stasi: "Contenta che dica che il mio assistito sia innocente"

Dopo le dichiarazioni dell'avvocato Massimo Lovati, la legale di Alberto Stasi Giada Bocellari dichiara a Fanpage.it: "Non posso che apprezzare il fatto che ritenga Stasi innocente, chiunque legga gli atti di questo procedimento non può che concludere la sua totale estraneità al delitto. Questa vicenda è stata narrata in maniera tossica, omettendo degli elementi importanti e travisandone degli altri. Per quanto riguarda invece l'ipotesi che l'avvocato ha formulato su un possibile sicario, è una sua opinione personale. Non so se fondata su qualche elemento o solo su un'impressione. Non sono d'accordo, ma la parte importante è che Alberto Stasi sia innocente".

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