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News su Andrea Papi, ucciso da un orso in Trentino

Cosa succederà ora a JJ4, l’orsa che ha aggredito e ucciso il runner Andrea Papi

Il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha ordinato l’abbattimento di JJ4:  “Quell’orso va rimosso per garantire la sicurezza pubblica”. La LAV propone di accogliere l’animale in un rifugio sicuro.
A cura di Davide Falcioni
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Ieri, poche ore prima del funerale del runner Andrea Papi, aggredito e ucciso da un orso nei boschi sopra Caldes, nella Val di Sole, le indagini per risalire all'animale responsabile dell'attacco hanno portato a un riscontro: si tratta dell'orsa Gaia, meglio nota come JJ4, in passato già identificata come esemplare problematico.

A dare il riscontro definitivo sull'identità del plantigrado sono state le analisi sul Dna svolte dalla Procura di Trento, ed eseguite dalla Fondazione Mach, a seguito delle quali uomini e donne della guardia forestale trentina hanno intensificato le operazioni di ricerca su tutta l’area de monte Peller, attività agevolate dal segnale satellitare emesso dal radiocollare di JJ4, animale già noto e protagonista tre anni fa di un'aggressione a padre e figlio che erano a caccia sul Monte Peller.

Andrea Papi in una foto pubblicata sui social
Andrea Papi in una foto pubblicata sui social

Il precedente: l'aggressione a padre e figlio che erano a caccia

La sera del 22 giugno 2020 infatti Fabio Misseroni, allora 59ennee titolare di una macelleria di Cles, e il figlio Christian (al tempo 28enne) si imbatterono in Gaia mentre camminavano su un sentiero. Il giovane, una volta caduto a terra, venne sormontato dall'animale contro il quale si era scagliato il padre. L'orsa aveva reagito mordendo il polpaccio dell’uomo e afferrando una caviglia, poi l’aveva graffiato e infine era fuggito. L'uomo era stato poi sottoposto a un intervento chirurgico alla caviglia per ridurre la frattura mentre il figlio se l'era cavata con qualche graffio e un grosso spavento. JJ4 è figlia di Joze e Jurka, tra i primi plantigradi arrivati dalla Slovenia nei primi anni 2000; insieme ai i suoi fratelli Mj5 e Kj2, Gaia è responsabile di almeno la metà degli attacchi avvenuti in zona.

Ordinato l'abbattimento di JJ4

Proprio a causa dell'aggressione a padre e figlio nei confronti di Jj4 era stato già ordinato l'abbattimento, "sentenza" poi annullata dal tribunale amministrativo regionale del Trentino. All’epoca gli animalisti esultarono: "Non potevamo sperare di meglio per un’orsa che non ha mai fatto nulla di male, ha solo difeso i suoi cuccioli, ma per questo era stata condannata a morte". Oggi, dopo la morte di Andrea Papi, il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti appare inflessibile e vuole che l'animale venga ucciso:  "Quell’orso va rimosso per garantire la sicurezza pubblica".

La LAV pronta ad accogliere l'animale in un rifugio sicuro

La madre del runner invece dice che la morte dell’orsa non le restituirà il figlio. La Lega Anti Vivisezione con Massimo Vitturi attacca la Regione: "Non ha mai fatto nulla per informare i cittadini. E per prepararli ad eventuali aggressioni di orsi. Ucciderli non significa avere sicurezza. È importantissimo sapere come comportarsi quando si incontrano". La LAV ha affermato di aver trovato un rifugio sicuro dove ospitare JJ4 e ha depositato una proposta formale per attuare il trasferimento dopo la cattura.

Nei piani della Provincia Autonoma trentina, oltre all'abbattimento di questi esemplari, c'è anche la possibile intenzione di trasferire altrove circa la metà degli orsi che vivono sulle montagne della regione. Ma al momento non c'è alcuna certezza sui procedimenti in corso. L'ISPRA ha comunque dato parere favorevole all'abbattimento dei cosiddetti orsi problematici.

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