Coronavirus, virologa Gismondo: “Vietare le discoteche non serve ed è controproducente”
Vietare i balli in discoteca non serve ed è addirittura controproducente perché i giovani cercano altri luoghi di assembramento ancora non controllati, è quanto sostiene Maria Rita Gismondo virologa dell’ospedale Sacco di Milano parlando del nuovo provvedimento emanato dal ministro della Salute a seguito dell’impennata di casi di coronavirus in Italia. “Durante l’emergenza Covid-19 mlte misure, a volte poco comprensibili ai cittadini, hanno avuto una loro logica strategica, ma l’ultima ordinanza del ministro della Salute ne comprende alcune veramente inspiegabili anche a un tecnico” scrive infatti sul Fatto Quotidiano la virologa che già in passato aveva espresso dubbi su alcune misure anticontagio.
“Invito a focalizzare l’attenzione sullo scopo preventivo-sanitario del provvedimento. Un provvedimento così drastico, che li colpisce direttamente, rischia di stimolare una reazione di sfida dei giovani. I ragazzi continuano a riunirsi privatamente (è legale), creando assembramenti molto più importanti di quelli nelle discoteche, dove, peraltro, c’è un certo controllo” ha analizzato l’esperta, sottolineando la necessità invece di educare i ragazzi. “Credo che, se non si procede con la responsabilizzazione e l’educazione, soprattutto per i giovani, si fallisca inesorabilmente. Fatta la legge, trovato l’inganno” ha aggiunto la virologa.
Gismondo contesta l’efficacia anche dell’altro provvedimento emanato con l’ultima ordinanza del ministero della Salute e cioè l’obbligo di mascherina anche all’aperto dalle 18 alle 6 nei luoghi dove c’è rischio di assembramento. “Mi sono sforzata a trovarne una giustificazione: mission impossible. Abbiamo un virus da spiaggia, uno da ristorazione, uno da volo aereo, adesso anche uno notturno? Il provvedimento non solo è assurdo, ma è anche fuorviante” ha scritto la virologa, chiedendo: “Dalle 6 del mattino alle 18 possiamo stare tranquillamente in assembramenti senza mascherina? “.