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Covid 19

Covid-19, rider palestinese di Torino compra mille mascherine e le dona alla Croce Rossa

Mahmoud Ghuniem Lutfi, palestinese di 35 anni, ha acquistato mille mascherine e le ha donate alla Croce Rossa di Torino. In Italia da otto anni e nel capoluogo piemontese da pochi mesi, il 35enne lavora come rider di JustEat. “In Libano ero un infermiere, ho pensato che dovevo fare qualcosa”, ha dichiarato.
A cura di Davide Falcioni
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Dopo i primi casi accertati di coronavirus in Italia c'è chi ha pensato di mettere in vendita mascherine a centinaia, o anche migliaia di euro, e poi c'è chi – come Mahmoud Ghuniem Lutfi, palestinese di 35 anni – ha deciso di cogliere la palla al balzo per dimostrare la sua generosità acquistando mille mascherine e donandole alla Croce Rossa di Torino. In Italia da otto anni e a Torino da pochi mesi, il 35enne lavora come rider di JustEat. "In Libano ero un infermiere – racconta a La Stampa – Poi ho vissuto tre anni in Norvegia, dove ho lavorato come muratore e operatore sanitario. In Italia sono stato a Brindisi, Foggia, Trani. Il mio sogno sarebbe tornare a fare l'infermiere, ma seguire i corsi mi impedirebbe di lavorare. E in Libano ho una famiglia da mantenere di 13 persone. Quando ho saputo del Coronavirus, ho pensato che dovevo fare qualcosa. Sono andato a cercare una mascherina e ho visto che i prezzi aumentavano di giorno in giorno". Così ne ha comprate mille e le ha portate alla Croce Rossa. "Volevo aiutare il Paese che mi ha accolto". La presidente della Croce Rossa di Torino Maita Sartori commenta: "Grazie signor Mahmoud per il suo cuore. Questa storia rappresenta per noi un nobile esempio del primo e più importante principio della Cri: l'umanità".

Nel frattempo la Guardia di Finanza ha individuato venti speculatori che, approfittando dell'allarmismo sanitario, hanno ideato un sistema per vendere centinaia di mascherine a prezzi a dir poco esorbitanti, fino a cinquemila euro. Non solo il prezzo maggiorato a dismisura rispetto al valore corrente di mercato ma anche il richiamo a "claims" che indicano una protezione totale dal Covid-19 hanno fatto sì che in pochi giorni questo fenomeno fraudolento si estendesse a macchia d'olio in tutta Italia. I finanzieri del Gruppo Pronto Impiego di Torino, coordinati dalla Procura, in breve tempo, sono riusciti a identificare 20 persone denunciandole per frode in commercio. Rischiano fino a 2 anni di reclusione. Sono in corso in queste ore numerose perquisizioni in Liguria, Lombardia, Marche, Campania e Calabria.

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