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Coronavirus, Ricciardi: “Non è etico lasciar ammalare le persone per creare immunità di gregge”

Il governo britannico scommette sull’immunità di gregge per sconfiggere il coronavirus. Ma che cosa significa immunità di gregge? E perché non può funzionare secondo due massimi esperti sanitari italiani, come Giovanni Rezza dell’Iss e Walter Ricciardi dell’Oms? Facciamo chiarezza, cercando di capire quali sono le varie strategie contro il Sars-Cov-2 a livello europeo.
A cura di Annalisa Girardi
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Secondo Giovanni Rezza, il direttore del dipartimento di malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss) è semplicemente "assurdo" puntare all‘immunità di gregge per sconfiggere il coronavirus come si vorrebbe fare in Gran Bretagna: "Mi pare veramente ridicola l'affermazione del governo britannico: io ero già critico verso gli altri Paesi europei per i ritardi con cui i sanno muovendo, questa ultima uscita mi pare veramente incredibile", ha commentato Rezza, intervenendo al programma I Lunatici su Rai Radio2.

"È chiaro, se lasciassimo  il virus scorrazzare liberamente nel giro di sei mesi avremmo la metà della popolazione infettata e lasceremmo sul campo morti e feriti. Questo è un virus che corre molto velocemente, lo vediamo in Lombardia, una delle sanità più efficienti del mondo messa a dura prova", ha proseguito Rezza. Che ha anche sottolineato come, sebbene la letalità dell'infezione non sia elevatissima, "il fatto che possano verificarsi molti casi in poco tempo tende a sovraccaricare gli ospedali e i reparti ipercrici". Una situazione che potrebbe tradursi nel rischio di "non garantire la migliore assistenza possibile a persone che hanno il coronavirus ma anche altre malattie".

Le dichiarazioni del governo britannico

Ma che cosa significa immunità di gregge? E che cosa hanno detto le autorità britanniche? Il Regno Unito sembra consapevole della gravità dell'epidemia che si sta diffondendo in tutta Europa, tanto che il premier Boris Johnson, durante una conferenza stampa ha avvertito come molte persone "perderanno i propri cari". Tuttavia, Johnson ha anche affermato che non sia "ancora arrivato il momento di misure draconiane": e infatti in Gran Bretagna non sono ancora state chiuse le scuole o sospese le manifestazioni. Questo perché, ha proseguito Johnson, gli effetti di una chiusura di questo tipo sarebbero gravissimi per il Paese, e anche perchè, ha aggiungo, sarebbe ormai impossibile contrastare la diffusione del virus.

Una tesi avvallata dalla comunità scientifica britannica. Sir Patrick Vallance, una delle più alte autorità mediche nel Paese, ha affermato che "il 60% dei britannici dovrà contrarre il Sars-Cov-2 per sviluppare l'immunità di gregge". A cosa si riferisce? Quando si parla di immunità di gregge, l'Iss sottolinea che si stia facendo riferimento a un comportamento per cui, se la percentuale di individui vaccinati all'interno di un gruppo è elevata, la possibilità che anche coloro che non sono vaccinati entrino in contatto con il virus si riduce drasticamente. In pratica, se si mantiene un livello abbastanza alto di protezione (anche se non totale) per il virus diventa difficile essere trasmesso e così la sua circolazione diminuirà fino all'effettiva scomparsa. Tuttavia, come sappiamo, non esiste ancora un vaccino per il coronavirus.

Non potendo procedere alla vaccinazione di massa, quindi, secondo Vallance si dovrebbe ottenere l'immunità di gregge in modo naturale, cioè lasciando che un numero sufficiente di persone contragga il vaccino, sviluppi autonomamente gli anticorpi, e guarisca. Dopodiché, le probabilità di contagio scenderebbero notevolmente. "Il coronavirus è una brutta malattia ma nella maggioranza dei casi ha soltanto sintomi lievi. Il virus sarà stagionale e tornerebbe anche il prossimo inverno. Per questo è importante sviluppare un'immunità di gregge, per tenere sotto controllo il virus a lungo termine", ha concluso Vallance.

Ricciardi: "Non è accettabile far ammalare le persone per creare immunità"

Un approccio, quello britannico, che sta incontrando non poche critiche da parte della comunità scientifica italiana. Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute e membro dell'Organizzazione mondiale di sanità, in un'intervista con Repubblica ha affermato: "Il nostro governo ha semplicemente recepito le indicazioni della comunità scientifica, cosa che quello inglese non sta facendo. Eppure hanno gli epidemiologi dell'Imperial college, della London School of hygiene and tropical medicine e di una rivista come il Lancet. Sarebbero consiglieri di prim'ordine sul tema sanità pubblica che evidentemente stanno ignorando".

Secondo Ricciardi anche in altri Stati europei, piano piano, si stanno adottando le stesse misure durissime prese anche dal governo italiano"Del resto hanno il nostro esempio da seguire, visto che siamo stati i primi a essere colpiti qui in Europa. Con un nuovo virus in circolazione l'unica cosa da fare è dilazionare e ritardare l'impatto sul sistema sanitario attraverso il contenimento, quindi il distanziamento sociale".

E ancora, rispetto all'approccio del governo britannico: "Non è assolutamente etico accettare che si ammalino le persone per creare un immunità di gregge, che peraltro non è neanche sicura perché si tratta di un virus nuovo e non ci sono ancora conferme scientifiche su una immunità duratura dopo la malattia. Chi è stato contagiato potrebbe anche riprenderlo per quanto si sa al momento", ha concluso Ricciardi.

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