Coronavirus, prof. Pesenti: “Ci credevamo potenti, ma contro i nuovi virus non abbiamo armi”
"Pensavamo di essere diventati potenti con gli antibiotici ma abbiamo scoperto che contro i virus nuovi non abbiamo armi, e non abbiamo al momento una terapia efficace contro il coronavirus", è l'amaro sfogo del Professor Antonio Pesenti, direttore del dipartimento di Anestesia-Rianimazione al Policlinico di Milano e oggi coordinatore dell'Unità di crisi della Regione Lombardia. Di questa emergenza che stiamo vivendo "spero ci rimanga in mente un insegnamento, e cioè che avevamo dimenticato che esistono le malattie infettive, le epidemie, avevamo dimenticato che la peste nera ha spopolato l'Europa" ha sottolineato Pesenti intervenendo come ospite a La7 durante uno speciale dedicato al coronavirus.
"Questa malattia ha tanti aspetti complessi che ci sono ignoti, non conosciamo la sua evoluzione, i suoi meccanismi fisiopatologici" ha ammesso ancora Pesenti, ricordando che "purtroppo abbiamo molto poco tempo e energie da dedicare allo studio di questi aspetti perché il nostro tempo è impegnato nella cura quotidiana dei pazienti". Alla domanda su quale sarà l'eredità di questa emergenza sanitaria e sul lascito di terapie intensive che in questi giorni continuano da essere create, Pesenti ha speiato che "probabilmente smonteremo lo stesso queste terapie intensive, perché possiamo farne tante e poi rismontarle, tornare a curare gli infarti, a operare, tornare a occuparci delle patologie comuni , ma spero ci rimanga in mente l'insegnamento di quello che avevamo dimenticato". "Con la scoperta degli antibiotici credevamo di poter curare tutti ma contro i virus, soprattutto quelli nuovi, ci siamo accorti che non abbiamo armi" ha concluso Pesenti.