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Parla un sindaco del Piacentino positivo al Coronavirus: “I sintomi sono come quelli dell’influenza”

“Sono i sintomi di una normale influenza” dice Pietro Mazzocchi, 59enne primo cittadino di Borgonovo Val Tidone. “Non mi sento grave in una situazione grave o di deperimento. Secondo fra qualche giorno potrebbe anche già passarmi”. Probabile la quarantena. Inizialmente si pensava fosse positivo anche il figlio, rientrato dall’Olanda con un collega di Codogno. “Non abbiamo ancora l’esito del suo tampone, ma io e lui non abbiamo avuto contatti prima che cominciassi a sentirmi poco bene”
A cura di Beppe Facchini
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Pietro Mazzocchi, 59enne sindaco di Borgonovo Val Tidone, comune da quasi ottomila abitanti in provincia di Piacenza, è risultato positivo al Coronavirus. L’esito del tampone effettuato lunedì è arrivato dopo due giorni. “Sto bene, ho i sintomi di un’influenza normale” racconta dalla sua abitazione a pochi chilometri dal centro, in attesa di conoscere dall’Ausl “le modalità di profilassi, anche per valutare quali decisioni prendere in merito all’esercizio dei pubblici uffici”, spiega in una nota pubblicata sui social. “Mi fanno un po’ male le gambe e ho la febbre che da dai 37 ai 39 gradi –aggiunge. Oggi è stata una giornata da 38”.

Come ha fatto a contrarre il virus? Ancora non è dato sapersi. “Le mie cose le vivo tra Borgonovo e Piacenza, casa e comune – continua Marzocchi, imprenditore e primo cittadino dal 2016 -. Sono ogni giorno a contatto con tanta gente, tra chi viene a trovarmi in ufficio o per varie riunioni di qua o di là”. In un primo momento si era diffusa la notizia della positività anche del figlio, rientrato da un viaggio all’estero con un collega di Codogno. Mazzocchi, però, replica che “non è ancora arrivato l’esito del tampone” e che comunque ogni legame sia da ritenersi impensabile. “Mi è venuta la febbre fra sabato e domenica – continua- e dopo è venuta anche a mio figlio. Così ho contattato l’Igiene Pubblica ed abbiamo fatto i tamponi. Lui è tornato sabato, ma quel giorno non ci siamo visti, non abbiamo avuto nessun contato: non posso aver preso il virus da lui. Da domenica non sono comunque più andato da nessuna parte –aggiunge Mazzocchi-. Domani verrà fatto il tampone anche ai dipendenti del Comune. Ho cercato di ricostruire con l’Ausl, nel limite del possibile, tutti i contatti che ho avuto negli ultimi quindici giorni”.

Preoccupato? “Diciamo di no. Tutti dicono che bisogna considerarla come un’influenza –dice ancora il sindaco del piccolo comune piacentino, distante pochi chilometri dal confine con la Lombardia- e io ho gli stessi sintomi di un’influenza. Non mi sento in una situazione grave o di deperimento. Secondo fra qualche giorno potrebbe anche già passarmi”. Un periodo in quarantena, però, non è inimmaginabile. “Lo so” conclude Pietro Mazzocchi, che quindi dovrà anche capire cosa potrebbe succedere in tal caso per a garantire l’amministrazione della sua comunità. “Vedremo, il comune comunque dovrà continuare ad andare avanti con tutte le sue attività”.

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