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Covid 19

Palermo non rinuncia alla sfincia anche durante l’emergenza: fuori al bar fila di rider per consegne a domicilio

Con l’avvicinarsi della Festa del papà sono state molte le pasticcerie di Palermo che hanno aperto i laboratori chiusi al pubblico e organizzato il servizio a domicilio per non lasciare i palermitani senza il tipico dolce di San Giuseppe così in mattinata davanti ad alcuni locali si sono formate code di rider in attesa di caricare i loro mezzi.
A cura di Antonio Palma
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Il coronavirus non ha fermato la voglia dei palermitani di mangiare la tradizionale sfincia di San Giuseppe così, se per tutti vale il divieto di restare in casa, in tantissimi hanno scelto la consegna a domicilio del dolce ma con l’effetto non voluto di creare file di rider davanti alle pasticcerie in attesa di caricare i loro mezzi. Come riporta il Giornale di Sicilia, infatti, nella mattinata di oggi, giovedì 19 marzo, nella centrale via Gabriele D'Annunzio, si è assistito proprio a una di questa scene singolari: diversi lavoratori delle consegne a domicilio con i motorini parcheggiati in strada e in attesa delle sfinci davanti a una nota pasticceria della zona.

Come riporta lo stesso quotidiano, di fronte alla scena un residente della zona ha telefonato alle forze dell'ordine per verificare se fossero rispettati i divieti di legge per evitare il contagio da coronavirus. Con l’avvicinarsi della Festa del papà in realtà sono state molte le pasticcerie di Palermo che hanno aperto i laboratori chiusi al pubblico e organizzato il servizio a domicilio per non lasciare i palermitani senza il dolce di San Giuseppe per antonomasia.

A Palermo e in tutta la Sicilia da giorni vige attenzione massima alle misure anticontagio da Covind-19 con il Presidente della Regione Nello Musumeci che ha chiesto e ottenuto il blocco dei viaggi da e per l’Isola e l’intervento dell’esercito per avere maggiori controlli. Vista la "perdurante diffusa inosservanza delle norme di prevenzione della diffusione del Covid-19", il governatore infatti ha chiesto al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese un maggiore controllo preventivo e una più intensa attività sanzionatoria nei centri abitati, sottolineando che la Sicilia è "una Regione dove il tasso di crescita dei soggetti positivi al contagio, in questo momento, si rivela superiore a quello della media nazionale".

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