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Covid 19

L’Oms ai giovani: “Non siete invincibili, il Coronavirus può uccidere anche voi”

Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, ha lanciato un appello ai giovani: “Non siete invincibili. Il Coronavirus potrebbe mandarvi in ospedale per settimane o addirittura uccidervi. Le scelte che fate su dove andate potrebbero fare la differenza tra vita e morte per qualcun altro”.
A cura di Ida Artiaco
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L'Organizzazione mondiale della Sanità si è rivolta direttamente ai più giovani per lanciare un messaggio nei giorni in cui si fa più dura la battaglia al Coronavirus. "Non siete invincibili. Questo virus potrebbe mandarvi in ospedale per settimane o addirittura uccidervi", ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'Oms. "Anche se non vi ammalate – ha aggiunto -, le scelte che fate su dove andate potrebbero fare la differenza tra vita e morte per qualcun altro", ha aggiunto, riferendosi ai nonni o ai genitori che potrebbero essere infettati a causa dei comportamenti poco responsabili delle nuove generazioni.

Il nuovo virus ha per altro già fatto alcune vittime anche in Italia tra i più giovani, come la 27enne di Pesaro, già affetta da patologie pregresse, oppure come Fabrizio Marchetti, barista di 32 anni molto conosciuto nella zona di Nova Milanese e Seregno, in Brianza. Anche lui non godeva di buone condizioni di salute a causa di un’infezione contratta alcuni mesi fa. Il quadro clinico è peggiorato all’inizio di marzo a causa dei sintomi del Coronavirus. Dopo il ricovero in ospedale le sue condizioni si sono aggravate, fino al decesso.

"Ogni giorno – ha sottolineato ancora Ghebreyesus -, il Covid-19 sembra raggiungere un nuovo tragico record. Sono stati riportati all'Oms oltre 210mila casi e oltre 9000 persone hanno perso la vita in tutto il mondo. Ieri Wuhan non ha registrato nuovi casi per la prima volta dall'inizio della pandemia. Proprio questa città offre speranza al resto del mondo, anche la situazione più grave può essere ribaltata. Ovviamente serve cautela, la situazione può cambiare. Ma l'esperienza di città e paesi che hanno respinto il Coronavirus offre speranza e coraggio al resto del pianeta".

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