In fabbrica e sul lavoro necessarie mascherine se non si rispetta distanza

Anche nelle fabbriche e sul posto di lavoro è necessario utilizzare le mascherine quando non è possibile mantenere la distanza richiesta di almeno un metro. A comunicarlo, in occasione della quotidiana conferenza stampa sui dati dell’emergenza Coronavirus in Italia, è il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Rispondendo a una domanda sulla situazione all’interno delle fabbriche, Borrelli spiega che nelle fabbriche e per le attività della filiera produttiva come per i servizi essenziali, è stato il comitato tecnico scientifico a dare un parere. Come accennato già ieri dal capo della Protezione Civile, il comitato si “è pronunciato e mi auguro che quanto prima possa esserci un provvedimento del ministero della Salute che chiarisce l’utilizzo delle mascherine”.
Coronavirus, Borrelli: se non si mantiene distanza serve mascherina
Borrelli riassume il parere del comitato tecnico scientifico sull'utilizzo delle mascherine spiegando che il principio da seguire è che “non c’è bisogno della mascherina se si mantiene la distanza di un metro in caso di attività lavorative o di rapporti che si intrattengono” in frangenti lavorativi. Quindi, sottolinea ancora, “la distanza è la regola per al quale si può non utilizzare la mascherina”. Però, precisa Borrelli, “nell’ipotesi in cui nelle attività lavorative non si possa mantenere questa distanza, vanno utilizzate le mascherine, su questo bisogna essere chiari”.
Distribuite 1,2 milioni di mascherine per il Coronavirus
Borrelli, esordendo in conferenza stampa, si sofferma anche sui numeri dei dispositivi e delle mascherine finora fornite per l’emergenza Coronavirus: si tratta di oltre 4 milioni di dispositivi, con 1,2 milioni di mascherine. Il capo della Protezione Civile spiega: “Abbiamo più di 4.600 uomini, 2.159 in più rispetto a ieri, per quanto riguarda il sistema di Protezione Civile. 1.700 volontari, 2.700 strutture operative. Abbiamo già distribuito oltre 325 ventilatori e altri 116 che sono in distribuzione in Lombardia, Marche e Veneto”. Non solo, perché l’obiettivo di Borrelli è quello di aumentare questi numeri: “Vogliamo implementare la distribuzione di mascherine, fino ad arrivare ad un milione-un milione e mezzo al giorno”.