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Covid 19

Il 31 marzo bandiere a mezz’asta negli edifici pubblici in segno di lutto

Martedì 31 marzo tutti gli edifici pubblici sono invitati a esporre la bandiera italiana a mezz’asta in segno di lutto e vicinanza ai famigliari delle vittime del coronavirus: è quanto scritto in una circolare firmata quest’oggi dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro.
A cura di Chiara Ammendola
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Bandiere a mezz'asta per tutti gli edifici pubblici il prossimo 31 marzo. La decisione è stata presa dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro che quest'oggi ha firmato una circolare con la quale invita tutti gli edifici pubblici a esporre la bandiera italiana a mezz'asta proprio martedì 31 marzo. Si tratta di un gesto fatto in segno di lutto per le vittime del coronavirus, "un gesto di vicinanza ai familiari delle vittime, di partecipazione nazionale al cordoglio delle comunità più colpite", spiega Fraccaro.

Il sindaco di Bergamo osserverà un minuto di silenzio

Solo ieri il presidente della provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli, aveva invitato tutti i sindaci dei paesi che rientrano nel territorio provinciale della città orobica a esporre la bandiera italiana a mezz'asta in segno di vicinanza alle famiglie delle vittime. Un gesto da compiere proprio martedì 31 marzo: lo stesso giorno, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori osserverà un minuto di silenzio indossando la fascia tricolore davanti al municipio in rappresentanza di tutta la cittadinanza, che potrà contribuire alla commemorazione dei deceduti facendo lo stesso dalle proprie abitazioni. L'iniziativa proposta da Gafforelli è una conseguenza di alcune proposte arrivate direttamente dai cittadini della Bergamasca che vogliono ricordare e omaggiare i loro cari e tutte le persone scomparse a causa del Coronavirus del territorio.

Salgono a 86.498 i contagi, 969 morti in più di ieri: mai così tanti decessi in un solo giorno

Intanto i contagi da coronavirus in Italia sono saliti a 86.498. Nel bollettino quotidiano fornito dalla Protezione civile nel corso del consueto punto stampa giornaliero i casi positivi sono 5.959 in più rispetto a ieri, in totale sono 10.950 guariti (+589 rispetto a ieri) e 9.134 morti (969 in più di ieri, mai così tanti decessi in un solo giorno dall'inizio dell'epidemia). Stando al bilancio aggiornato, dei 66.414 casi positivi, 36.653 si trovano in isolamento domiciliare, 26.029 sono ricoverati e di questi 3.732 sono in terapia intensiva. La regione più colpita è ancora una volta la Lombardia, seguita da Piemonte, Emilia Romagna e Veneto. Il totale dei tamponi effettuati su tutto il territorio nazionale è di 394.079.

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